Fiori nel guardaroba, e l’estate è subito maschia
Non sarà “Summertime”, con il suo ritmo lento e polveroso, la colonna sonora dell’estate 2012, dove a rimbombare nell’etere caldo saranno piuttosto i motivi pimpanti dei “Summer Days” intonati dai freschi Beach Boys. E ciò vale soprattutto per gli uomini, il cui guardaroba per la stagione del solleone è tutto all’insegna dei fiori dei tropici, ai limiti del kitsch (in alcuni casi).
Sulle passerelle Prada ha fatto sfilare modelli con pantaloni in cotone a stampa crisantemo e foulard in twill di seta a motivi cravatteria, al pari di Jean Paul Gaultier che per un originale smocking con tanto di papillon e fascia ha abbinato pantaloni a fiori ad un giacca scura con doppio revers su un lato.
Anche Versace, assecondando il suo “istinto barocco”, ha scelto stampe che restituiscono echi di latitudini prossime all’equatore, con la blusa fantasia dallo scollo a V accostato a jeans decorati in tema con la maglia, mentre Guess by Marciano ha proposto la camiciona con stampa floreale indossata su disinvolti bermuda.
Delizioso il look suggerito da Moschino, che ha sposato la giacca in cotone stampa ibiscus ai pantaloni leggeri con fantasiosi inserti dello stesso fiore.
Qualche camicia pseudo-hawaiana alla Magnum P.I. adocchiata in certi defilé primavera-estate ci era parsa francamente eccessiva, così come qualche anacronistico outfit da “figli dei fiori”, ma in generale siffatto ritorno alla natura nel guardaroba maschile ci piace e mette allegria, specie se le bluse sono indossate sotto una giacca elegante a sdrammatizzare il clima (è estate, no?) o addirittura una pratica salopette, capo oggi tornato in auge. Tutt’altro che freak, ad esempio, ci sono sembrati i gentleman col pollice verde di Etro, Siviglia e Givenchy, lussureggianti come giardini di ogni tipo di fantasia botanica.
A “sdoganare” la camicia a fiori, comunque, aveva già provveduto negli anni ’50 e ’60 il mito di Elvis Presley e il popolo di Carnaby Street, che amavano sfoggiare tessuti raffinati e rigorosamente multi-colour come serre tropicali. Persino il Presidente americano Harry Truman si era fatto “beccare” da Life con indosso una camicia che sarebbe piaciuta al George Clooney di “Descendants” (titolo tradotto in italiano con “Paradiso amaro”).
Del resto una tendenza analoga si era colta anche nelle sfilate femminili, dove il tema “giungla” aveva fatto la parte del leone (è il caso di dirlo!), accanto al revival delle righe nel più classico look alla marinara.
Se ha da essere estate, che estate sia allora! E senza fiori che stagione sarebbe?