Forme geometriche esagerate nella collezione Jo No Fui
Una presentazione d’effetto quella scelta da Alessia Giacobini per il suo marchio Jo No Fui, di far sostare le indossatrici su una pedana, per una visione complessiva della collezione. Composta da solo 24 uscite, gli abiti si ripetono in tre varianti: verde acqua leggero e delicato, fantasie floreali effetto caleidoscopio, e stampa che richiama il camouflage; tpochi accenni di arancio, nero e bianco. Solo dopo il colpo d’occhio iniziale le modelle affrontano la passerella.
Sono da subito chiare le scelte stilistiche. Forme geometriche, che nella loro essenzialità e linearità disegnano capi forti: esasperati nei volumi di alcune parti, come i pijama-palazzo aderenti al corpo ed esageratamente ampli nei pantaloni. La silhouette scultorea richiama poderosamente gli anni 50/60 grazie anche tessuti rigidi e la linea trapezio che ne risulta nei giacchini corti e negli abitini e nei soprabiti bon ton . Le decorazioni con cerchi, o meglio gli oblò che si aprono sugli abiti e gli intarsi di pvc e lucertola creano un elemento visivo di discontinuità, anche quando sono aplicati sul top di plex
Le decorazioni di grosse pasticche colorate arricchiscono, i capi fantasia quando è una pietra nera al centro del cerchio, li appesantiscono se si tratta di composizione più dense e colorate; più accettabili risultano sui giacchini in pvc.
Pur ammirando la bravura della stilista, la sala ha avuto un momento di incertezza quando si sono fermati i passaggi delle modelle giudicando probabilmente la collezione composta di un numero eccessivamente esiguo di uscite.