Fuseaux
Per qualcuno i fuseaux non sono altro che i pantaloni più antiestetici e trash della storia, per altri sono un must da non gettare mai perché la moda è fatta di corsi e ricorsi.
Innanzitutto, bisogna chiarire che la parola francese “fuseau” indica il fuso e che è stata scelta per sottolineare la linea affusolata di questo capo: i fuseaux sono elasticizzati e, in passato, erano caratterizzati da una staffa che girava sotto la pianta del piede e che li teneva ben tesi.
La fortuna di questo indumento inizia nel 1954, quando la sofisticatissima Audrey Hepburn li indossa nel film “Sabrina” e, sei anni più tardi, lo stilista Emilio Pucci li propone in seta.
Indimenticabili sono anche Jane Fonda che li sfoggia nei suoi video di aerobica e la barocca Madonna che li sceglie sia per “Like a Virgin”che “Cercasi Susan disperatamente”. È infatti la signora Ciccone a lanciare i leggins negli anni ’80, moda seguita pure da Jo Squillo.
Mentre, in origine, essi erano utilizzanti solo sotto le tute da sci o accompagnati da scaldamuscoli per danzare, come in Flashdance, i leggings sono poi diventati un indumento personalizzabile e versatile: esistendo in mille varianti di colore, tessuto e forma, si possono adattare a ogni occasione, sia per una giornata casual con stivali, che con tacco alto sotto a un tailleur.
La vera novità è che, oggi, la parte superiore va coperta da un altro capo di abbigliamento e tale proposta, lanciata da MaxMara nel 2006 con i suoi miniabiti, è stata accolta da star e migliaia di persone comuni.