FuturBiagiotti
Sulla passerella di via Rivoli 6, appena terminata la presentazione della collezione di Laura Biagiotti, il presidente della Camera della Moda sfoga la sua amarezza per le critiche apparse sulle colonne dell’International Herald Tribune dalla penna di una delle giornaliste di moda più quotate nel mondo e poi a ruota sul Financial Times. Ma a questo episodio dedicheremo più avanti le nostre osservazioni.
Guardiamo invece la collezione di Laura Biagiotti, dove non c’era Susy Menckes perché avrebbe dovuto ricredersi sulle sue affermazioni di una moda italiana fatta solo per le veline.
Qui siamo di fronte ad una donna reale, quotidiana, elegante in ogni occasione che esprime se stessa attraverso un abbigliamento seducente, ma mai fuori le righe.
Femminile –alla ricerca di una bellezza ideale di cui l’abito è un elemento necessario per essere elegante e gli accessori sono decori importanti.
Discreta – ama colori delicati che non si impongono. I blu e i bluette si mescolano ai marroni in una stampa molto chic utilizzata per leggerissimi abiti lunghi; come decorazione di un abito corto marrone; per costruire geometrie su altri. I naturali si illuminano, i pastello dominano solitari o mescolati in tenuissime stampe.
Colta -attinge agli artisti del passato per esprimere la sua proiezione, il suo espandersi verso il futuro.
Eterea – come la farfalla che si sprigiona dai gomitoli di luce delle opere di Balla, ancora una volta fonte di ispirazione per Laura Biagiotti. Il tema della farfalla decora molti abiti con pieghe, ponchos e pantaloni, ma anche borse, sandali in vernice pastello o metallizzati che disegnano le ali della farfalla. Eterea perché i materiali sono come seconda pelle leggeri e fluidi, si muovono al movimento del corpo. Eterea perché la figura diventa cangiante negli abiti con paillettes colorate.
Nostalgica -nella rivisitazione degli anni ’80 nelle forme e nelle geometrie delle linee, la silhouette mette in evidenza le spalle. Le righe a bande larghe orizzontali delle maglie, ottenute con bande piatte sovrapposte o dall’accostamento di diversi materiali; le pieghe sovrapposte in orizzontale e verticale danno un segno deciso alla figura. Rivisitazione anche di un must della griffe tra accessori, gli occhiali a mascherina. Nostalgica perché non abbandona il bianco-Biagiotti nè la maglia Biagiotti.
Contemporanea –consapevole di vivere un’epoca in cui le culture si mescolano e da ognuna si può attingere. Allora gli accessori ricordano i decori delle donne africane che completano la lunga tunica con una grande collana piatta a forma di bavaglio. Larghe cinture chiudono fluidi abiti. Collane di pietre dure sono indossate con cinture e pochette anch’esse di pietre dure, ma anche come unico prezioso gioiello.