Gattinoni: donne potenti in un vestito
Guillermo Mariotto in qualche modo riesce sempre a far parlar di sé. E’ davvero un creativo. Ha descritto tante donne e tanti modi di essere elegante, tante forme, tanti tagli, bianco, nero e colore, soprattutto argento, luccichii. E poi – cosa mai vista prima – le donne più potenti del mondo, con faccione gigante sugli ultimi abiti, su gonne lunghe, dai volumi vaporosi. Un oltraggio al potere in rosa?
Dimmi come ti vesti e ti dirò chi sei. Se è vero, attente. Si può diventare potenti anche indossando un vestito.
Che direbbero i vostri amici se vi vedessero indossare un abito con faccia gigante di Condoleeza?
Oppure di Hillary Clinton?
E’ la solita provocazione dell’altamoda. Ci prova Guillermo che lascia lo spettacolo proprio per la fine della sfilata proponendo abiti con grandi facce che campeggiano sulle gonne delle donne da prima pagina dei giornali mondiali: il potente segretario di Stato americano, Condoleeza Rice, Segolène Royal (forse la vedremo all’Eliseo); Hillary Clinton, la Regina Elisabetta e per l’Italia? Non esiste nessuna donna potente? Forse per non sbagliare Guillermo ci mette una donna misteriosa, possono essere tante, tutte o nessuna o forse la mafia. Dominella svela il mistero e a domanda risponde: è quell’Italia che si oppone alla mafia.
Ma sempre per provocare o forse per imitare il collega francese Jean Paul Gaultier, che ha appena sfilato a Parigi, Guillermo propone anche una Madonna, quasi fantasma, tutta bianca con il cappuccio.
E’ anche questo altamoda? Non solo sperimentazione, anche provocazione.
Sono tanti i modi di essere eleganti: sportiva, da Odissea nello spazio con prevalenza di argento, geometrie spaziali, del futuro. Abiti sfumati nell’oro, argento, viola arancio verde e bianco. Lino laccato con polveri metalliche, tessuti stampati, corpetti di pizzo e tulle. E anche lavorazione double, stole di paillettes, i ricami di cristalli.
Tante citazioni dall’Oriente, i kimono e le ampie giacche, con tocchi personalissimi per l’eccentrica, la snob, la salutista e l’elegante.
Belli e essenziali i tubini neri con scolli geometrici.
Anche la Grecia, citazioni letterarie. Alcune modelle sembravano uscite dal mito greco, in pepli morbidi e chiari e collane scure.
Una sfilata molto simbolica.
Sono curiosa di sapere come la prenderà Condoleeza quando saprà di essere diventata un vestito. Perderà il suo carisma? Andy Warhol avrebbe fatto lo stesso?