Gentleman in abito da sera
“La Signoria Vostra è cordialmente invitata alla serata di gala che si terrà il giorno … è gradito l’abito scuro”. Se si riceve un invito di questo tipo, la richiesta sembra lasciare poco spazio all’immaginazione e alla scelta; infatti l’evento serale vuole il completo scuro d’ordinanza, ma questo non significa che non lo si possa personalizzare con gusto e, perché no, anche con umorismo indossando un accessorio che lo sdrammatizzi.
Se di giorno gli abiti maschili si possono differenziare soprattutto con il colore e il tessuto, la sera potranno rispecchiare l’ indole del gentleman che sceglierà tra i diversi tagli e lunghezze di giacca: dalla classica, allo smoking, al frac, per indovinare il perfetto look serale adeguato all’occasione, per essere elegantemente perfetti.
La sera i materiali sono sontuosi: seta, velluto, inserti argentati, fili d’oro, tutte stoffe preziose per balzare all’occhio ma con fare discreto, il tutto rispettando sempre il galateo dell’abito scuro.
Lo smoking
Per una prima a teatro, per un importante evento mondano, per un gran gala, per il cenone di capodanno, o semplicemente per sentirsi importanti per una notte, lo smoking è l’ideale.
Rigorosamente indossato solo dopo le 18, commetterebbe un grave errore di stile chi decidesse di metterlo prima; altro caduta di stile sarebbe scegliere di indossare uno smoking ad una cerimonia, soprattutto niente smoking ai matrimoni!
Tipica giacca monopetto con unico bottone (che di regola deve rimanere chiuso, a meno che sotto non si porti un panciotto) si differenzia dalle semplici giacche da giorno per i revers a contrasto in satin di seta, non deve avere né spacchi né tasche sportive; va unita a pantaloni dette brachette, assolutamente senza risvolto e con una sottile banda di raso cucita lungo le cuciture esterne dalla vita all’orlo.
Il colore tradizionale è il nero; anche se negli anni settanta ne esistevano in tutti i colori, l’unica variante ammissibile ora oltre al nero, secondo i canoni dell’eleganza, è la versione “blu midnight”. Per quanto riguarda i tessuti, l’ampia scelta va dalla lana alla vigogna, dall’alpaca al twill, in base ai gusti personali.
Ciliegina sulla torta ed elemento fondamentale con lo smoking è il papillon di seta o di raso nero, richiesto in molte occasioni sui cartoncini di invito con la dicitura “black tie” (abbreviazione di “black bow tie”, ossia il farfallino), meglio se annodato a mano e non preconfezionato.
La camicia giusta sarà rigorosamente bianca, di cotone, a maniche lunghe, con il colletto classico ribattuto verso il basso o ancor meglio con alette rovesciate all’insù; polsini preferibilmente doppi e chiusi con gemelli gioiello, che danno quel tocco personale di stile in più.
Sotto lo smoking si può indossare il panciotto -anch’esso nero e dello stesso tessuto della giacca- oppure il gilet, più scollato rispetto al panciotto e con tre bottoni.
Le scarpe tradizionali per lo smoking sono senza stringhe, scollate e soprattutto molto lucide; ma oggi è concesso indossare anche scarpe di cuoio con lacci. L’importante è portarle sopra calze lunghe e nere, preferibilmente di seta.
L’epoca consente di indossare lo smoking con maggiore nonchalance; quindi nonostante si mantenga la formalità prevista dalla serata con l’abito scuro, si può osare con qualche tocco personale ed estroso: un tessuto particolarmente prezioso intarsiato per abbellire la giacca, dei gemelli particolari, la cravatta nera lucida al posto del farfallino, un cappello nero a bombetta.
Il frac
E’ l’abito maschile formale più elegante sul mercato. Va indossato preferibilmente di sera, ma senza l’obbligo esclusivo che c’è per lo smoking, quando l’invito lo richiede con la dicitura “white tie” (che sta per “white bow tie”, ossia papillon bianco); infatti il frac va rigorosamente indossato con farfallino bianco.
Alcune delle occasioni mondane più note in cui viene usato il frac sono le prime teatrali, la cerimonia di consegna dei premi Nobel, le incoronazioni di regnanti, i ricevimenti in ambasciata. E’ anche l’abito indossato dai direttori d’orchestra durante le esibizioni serali in teatro; non è invece consigliato durante i matrimoni, a meno che non siano di sera e particolarmente importanti.
Il frac nacque come abito alla fine del Settecento in Inghilterra, ma rimase d’uso comune fino alla metà dell’Ottocento, quando lentamente si trasformò in abito di gala. Nel Novecento, dopo numerose innovazioni sartoriali, il frac smussò le sue linee per aderire meglio al corpo maschile e confermarsi il vestito di più alto livello, l’abbigliamento da sera d’eccellenza, l’abito di corte e da ricevimento di gran classe.
La giacca è nera, a doppio petto con risvolti in seta, con le tipiche “code di rondine” che la rendono inconfondibile. Sul davanti invece la giacca è piuttosto corta e può rimanere slacciata (a differenza della maggior parte delle giacche da uomo che vanno sempre abbottonate). Per la sua particolare forma questo abito è volgarmente chiamato “giacca da pinguino”.
I pantaloni che accompagnano il frac sono anch’essi neri, senza risvolto né piega, da indossare senza cintura e sostenuti da bretelle nascoste dal panciotto. Gilet quindi assolutamente obbligatorio, ma in contrasto di colore con la giacca, sarà infatti in piquet bianco.
La camicia è bianca con colletto diplomatico (quella con le punte rivolte all’insù) e polsini semplici.
Il farfallino di piquet bianco, come il gilet, è una delle caratteristiche principali del frac. Anche in Vaticano, dove si può indossare il panciotto nero, il papillon rimane bianco; solo i camerieri di un certo livello possono indossare un papillon nero con il frac.
Gli accessori giusti per il frac, che possono dare un tocco di stile e personalità in più, sono: le scarpe lucide, il fascinoso cappello a cilindro in seta nera, la mantella di lana o cashmere, il fazzoletto di seta bianco da taschino, sciarpa e guanti bianchi. Che stile impeccabile! Quasi un gentleman d’altri tempi “¦ una sorta di divisa dell’eleganza perfetta “¦ un abito di charme, seduzione ed incanto!
Abito in stile gotico
Abito di velluto
Un gentleman in uscita serale, che non deve per richiesta formale indossare smoking o frac, può scegliere un abito in velluto per risultare ricercato, seducente e chic allo stesso tempo.
Il velluto è tra tutti i tessuti come un gioiello, è sontuoso e insieme raffinato; perfetto nel periodo invernale, è l’uniforme serale per antonomasia. Dalla cautela del classico nero o blu scuro, i più eccentrici potranno passare ad altre sfumature, per sperimentare nuovi look: velluto rosso rubino, lucente blu oltremare, ricercati verdi o marroni.
Qualsiasi sia la scelta del colore del velluto, è come sempre importante non sottovalutare gli accessori: sciarpe molto grandi, cappelli a tesa larga, scarpe preziose come mocassini di raso o in coccodrillo.
Avete scelto l’abito giusto? Buona serata!