Gentleman si diventa…..forse
L’eleganza non si impara facilmente. Forse non si impara mai davvero se non è un istinto innato, impresso nel bagaglio cromosomico (non si suol dire che la classe non è acqua?). Tuttavia, per costruirsi un guardaroba “giusto” senza derogare troppo ai propri gusti personali, un agile manuale può risultare veramente utile.
In effetti ci ha pensato il giornalista e scrittore Alex Pietrogiacomi, che di recente ha dato alle stampe “Semplice, elegante” (Giubilei Regnani Edizioni), con un sottotitolo che recita a mo’ di spiegazione: “Piccolo prontuario ad uso del moderno gentleman”.
Si tratta di una guida di super-facile consultazione che riporta in auge le “buone maniere” per uomini desiderosi di apprendere le regole del ben vestire tanto quanto del ben comportarsi in società. Ricco di riferimenti cinematografici dai più chic ai più trash, questo giocoso vademecum di Pietrogiacomi (già curatore della nuova edizione del “Trattato della vita elegante” di Honoré de Balzac), spazia con tocco leggero e sapiente tra raffinatezze sartoriali e bizzarrie da dandy, senza mai risultare pedante né voler impartire diktat, cercando piuttosto di solleticare la curiosità, indurre a riflettere e accompagnare con discrezione il gentleman nella sua vestizione, lasciandogli ampio margine di discrezionalità e possibilità di assecondare i suoi istinti (lungi da ogni intento di omogeneizzazione stilistica dei cari maschi).
Non esita, quindi, a discettare di misure, abbinamenti ecc., ma lo fa offrendo le chiavi interpretative capaci di personalizzarli. Aiutano in questa operazione “maieutica” anche le belle interviste e fotografie realizzate da Laura Pacelli, che impreziosiscono il libretto e contribuiscono a far luce sul mondo maschile, a partire da un’azione base come la quotidiana rasatura per passare alla scelta della cravatta più adatta e alla cura delle scarpe.
Insomma, “Semplice, elegante” è un compendio completo di virile bon ton, indicato sia per nuovi proseliti dell’eleganza sia per maschi esperti di riti urbani. “L’unica cosa richiesta per la lettura è un’intelligenza libera e curiosa” afferma una recensione ufficiale, chiosando: ” L’uomo, il maschio, nel corso dei secoli ha creato dei canoni su cui fondare tutta la sua esistenza da gentleman. Codici da seguire alla lettera oppure su cui poter liberare il proprio estro e gusto per il raggiungimento di un’interpretazione personale, ma mai volgare, dell’eleganza. Troppe volte però, soprattutto per i giovani che vorrebbero cominciare a comprendere lo stile maschile, ci si trova in un mare magnum di dogmi, tromboni, alterigia che sconforta e nulla più. In questo piccolo prontuario ci sono le basi per potersi avvicinare in modo sano e agevole all’eleganza maschile”. Sic!
Chi è dunque il vero chic? “L’uomo elegante è quello di cui non noti mai il vestito” annotava l’arguto scrittore William Somerset Maugham e, d’altro canto, Paolo Coelho dichiara: “Sovente l’eleganza viene confusa con la superficialità, la moda, una certa mancanza di interiorità. Si tratta di un grave errore: l’essere umano ha bisogno di eleganza sia nelle azioni che nella postura, perché questa parola è sinonimo di buon gusto, amabilità, equilibrio e armonia”.