Giovanna Sbiroli veste solo spose felici
“Solo spose felici” recita così lo slogan di Giovanna Sbiroli, rinomato marchio nel settore degli abiti da sposa; infatti le donne che scelgono questi vestiti rimarranno sicuramente soddisfatte dall’eccellenza di un team di modelliste, sarte e ricamatrici che sanno trasformare l’idea di mise perfetta in realtà concreta su misura.
Con una storia che inizia cinquanta anni fa a Putignano (Bari), terra di produzione di abbigliamento da sposa per eccellenza, Giovanna Sbiroli rappresenta il concetto di italian couture. L’amore per la perfezione e l’incontro con le tecniche sartoriali sono il segreto di una lunga serie di collezioni da sposa e da cerimonia che sanno unire la morbidezza di georgette e taffetà con la finezza del pizzo o la brillantezza dei ricami Swarosky. Le creazioni nascono ancora come un tempo, con precisione e cura nei dettagli, per fare appunto felici tutte le spose.
Per il 2014 Giovanna Sbiroli apre le sfilate di Sì Sposaitalia Collezioni mettendo in scena una spettacolare mostra di trenta abiti per tutti i gusti e gli stili. Contornati da bellissime musiche e scenografiche immagini proiettate sui nuovi schermi allestiti a bordo passerella, i vestiti proposti sono un mix di magia e realtà, incanto e concretezza. Ce n’è di lunghi e vaporosi o di aderenti a sirena, con scolli che vanno dal morbido a impero fino al top a cuore, passando per la monospalla e le bretelline sottili da sottoveste; sono corredati da voluminosi strascichi o impreziositi da coprispalle, in tessuti corposi e rigidi o in svolazzanti sete; possono essere anche corti a tubino o con il pantalone, … non manca proprio nulla.
I colori prescelti sono quelli classici, in tutte le gradazioni del bianco fino a qualche tocco di rosa cipria, caramella o spruzzi di fuxia come le sfumature di un fiore.
Indossando un simpatico cerchietto verde e marrone in stile fatine –come a personificare le spose di tutte le stagioni- sembrano arrivare dal mondo dei boschi: romantiche sì, ma determinate. Donne appassionate e sognatrici che sanno però ciò che vogliono per essere felici, questo sembra essere il messaggio conclusivo trasmesso anche dal monologo corporeo dell’artista sulla passerella a ritmo di musica a fine sfilata.