Gli anni 70 di Angelo Marani
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Sempre di più il passato è un punto di partenza. Forse perché l’incertezza del futuro ci spaventa abbiamo bisogno di guardare indietro verso qualcosa che ci rassicuri e che possa rappresentare la pianta sicura su cui innestare il nuovo. La moda non sfugge a questa legge. Già il primo giorno di sfilate ci sta dando questa impressione, ci sono i riferimenti agli anni ’50, ai favolosi anni ’60, ai ’70, ma anche riferimenti a un passato più lontano l’ “˜800 dell’unità d’Italia.
Angelo Marani punta su gli anni ’70 e smorza l’aggressività della sua donna un po’ rockettara. E’ decisamente più sofisticata, chic, ma conserva un’anima hippy tanto da preferire le contaminazioni e le sovrapposizioni, le gonne e i soprabiti lunghi. Accessori immancabile il cappello di foggia maschili a tesa larga e in feltro, le lunghe collane dorate o di pietre dure intrecciate con un foulard, borse fatte con tappeti Tabriz e Bukhara o in pelliccia, alte cinture a segnare il punto vita; ai piedi tronchetti e sandali borchiati.
Marani non rinuncia ai suoi trattamenti di invecchiamento per alcuni pezzi e ciò conferisce all’intera collezione una atmosfera vintage.
Linee scivolate, tessuti leggeri, lunghezze maxi, colore arancio. In sintesi la collezione Marani. Ma vale la pena entrare nei dettagli di alcuni dei capi più significativi.
Tra i capospalla da evidenziare maxi cappotto in maglia a balze di cashmere color biscotto con entre-deux di visone, maxi cappotto in broccato da tappezzeria anticato ad arte attraverso un procedimento industriale; lungo shearling decorato con disegni che s’ispirano ai vecchi tamponi da stampa indiani. Interessanti i cappotti di maglia punto pelliccia a macro pied de poule nero su beige e lo shearling con profilo e polsi di mongolia white. Belle le maglie di cashmere e visone color miele.
Tra i pantaloni bello il pantalone palazzo in broccato oro brown; e il jeans floccato; divertente l’inserimento sui pantaloni della fascia laterale, e il pantalone tuta di vaga ispirazione messicana. Decisamente poco eleganti i pantaloni a stampe animalier e i leggins.
Femminili e romatiche le gonne in leggerissimo tessuto laminato gold finemente plissettato con la tecnica soleil e i vestiti laminati o stampati lunghi.
Tra i pezzi speciali da notare i gilet in patch di pellicce stampate.
Per quanto riguarda i colori accanto al color sabbia, ai toni della terra, ai bruni e al classico nero compare l’arancio vitaminico nell’abito lungo, ma anche come fodera della giacca del tailleur e tra i colori del principe di galles.