Gli effetti speciali dell’eleganza
Per la prima volta dopo oltre mezzo secolo una mostra ripercorre la storia del rapporto professionale e di amicizia che legò il fotografo di moda Johnny Moncada ed i pittori Gastone Novelli e Achille Perilli, in un’avventura culturale in cui si fusero arte, design, abiti, immagini ed emozioni, raccontando la straordinarietà di un sodalizio durato dalla metà degli anni ’50 alla metà degli anni ’60 (in una Roma allora punto di snodo di movimenti artistici internazionali): una collaborazione nata in primis per realizzare i cataloghi delle collezioni di moda di Luisa Spagnoli. Si tratta della rassegna “Made in Italy. Una visione modernista. Johnny Moncada – Gastone Novelli – Achille Perilli”, in corso fino al 30 Settembre al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, a cura di Valentina Moncada (figlia di Johnny) e Ludovico Pratesi.
Per questa speciale occasione espositiva sono state selezionate 60 fotografie in bianco/nero e a colori tra le 600 ritrovate in vecchi bauli di Moncada e circa 20 opere su tela e carta degli artisti Novelli e Perilli, che con i loro grafismi e reticoli di segni seppero creare avanguardistici sfondi per i set fotografici delle modelle, in base alle diverse suggestioni stilistiche. Non a caso sono presenti in mostra anche alcuni abiti vintage di Luisa Spagnoli della Collezione di Enrico Quinto e Paolo Tinarelli.
Sono nati così quegli eccezionali scatti artistici in cui le indossatrici in tailleur bon ton o maglieria d’angora si profilano contro un fondale “cosmico” nel quale si muovono razzi e pianeti, oppure grovigli di fili o scene ispirate ad artisti come René Magritte, Marcel Duchamp, Jasper Johns, Roy Lichtenstein, oppure traenti spunto dalle Olimpiadi di Roma.
La musa di questa “visione modernista” era lei, l’intraprendente Luisa Spagnoli, grande collezionista di arte e animatrice della Dolce Vita, che commissionò allo storico studio di Moncada in Via Margutta 54 (dove anche Gastone Novelli aveva il suo atelier) i suoi lookbook, in cui alle figure delle modelle facevano da pendant gli innovativi linguaggi figurativi di Perilli e Novelli, fatti di griglie e segni topografici misteriosi, scritte e collage già al confine dell’informale. Era questa “strana coppia” di artisti ad occuparsi anche dei set fotografici, provvedendo a oggetti di design come la sedia “Lounge chair” di Luciano Grassi, Sergio Conti, Marisa Forlani, e lampade ispirate al design di Bruno Munari.
Luisa Spagnoli, del resto, col suo progetto stilistico-sartoriale stava elaborando in quel periodo un perfetto ideale di bellezza che dall’arte classica e moderna traeva la sua linfa vitale e, come quella, sarebbe rimasto eterno. Le sue mannequin erano “dee” come Verushka, Iris Bianchi, Anna Filippini, Joan Whelan (poi divenuta moglie di Johnny Moncada), eccelse ambasciatrici di quello stile informale ed elegante che è assurto a cifra della casa di moda.
L’evento a Villa Giulia, inaugurato in occasione della XXV edizione di AltaRomAltaModa , è impreziosito anche da un inedito video a cura di Valentina Moncada e Maria Chiara Salmeri, per rievocare il contesto storico in cui è fiorito il fenomeno del Made in Italy. E’ da segnalare, infine, che la mostra “Made in Italy. Una visione modernista. Johnny Moncada – Gastone Novelli – Achille Perilli” è accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale con il contributo di The Nando Peretti Foundation.