Gli Oscar della Moda
A poco meno di una settimana dalla notte degli Oscar, gli obiettivi delle televisioni di tutto il mondo sono puntati sul “red carpet”, la famosa passerella della Hollywood Boulevard, che vedrà sfilare i protagonisti del cinema internazionale.
Ed accanto a loro, invisibili, sfileranno ancora una volta i sogni di molti.
Immortalati in fotografie che faranno presto il giro del mondo, attori e attrici torneranno ad incarnare l’ideale di una bellezza che possa vincere il passare del tempo e durare per sempre. Una bellezza che sappia farsi ricordare e risvegliare il desiderio di non vivere soltanto qui e adesso. Una bellezza che dimori inespugnabile nella dimensione luminosissima del mito.
E’ di questa bellezza che vivono sia il cinema che la moda.
La ricerca della perfezione dell’immagine, infatti, non è nient’altro che il tentativo umano di estrarre il meglio della vita, astrarlo dal suo contesto di appartenenza ed ergerlo a simbolo. Ad assoluto.
Per questo cinema e moda hanno sempre lavorato in stretta sinergia nella creazione di icone che rappresentino lo spirito di un’intera epoca e che non diano soltanto occhi, mani e corpi ad un vestito, ma sguardi, gesti e personalità.
Nel film “Sunset Boulevard” di Billy Wilder, il personaggio di Norma Desmond afferma: “Noi attrici del muto non abbiamo bisogno di parole, perché abbiamo facce”.
Scorrono di fronte ai nostri occhi il sorriso aperto di Audrey Hepburn, la sicurezza di Marlene Dietrich, la grazia
composta di Grace Kelly, la morbidezza di Marilyn Monroe: volti di donne entrate a tutto diritto nella storia della femminilità.
Il cinema ha creato questi volti, li ha fatti vivere all’interno di storie che il pubblico ha amato.
La moda, invece, se ne è appropriata e li ha usati come vetrina per il lancio di nuove tendenze e stili di vita. Il tubino nero, il frac bianco o l’abito di plissé gonfiato dal vento sono entrati nel nostro immaginario come simboli di identità femminili ben definite (la donna di classe, la donna androgina, la donna sensuale e un po’ bambina), che continuano ad esercitare un forte fascino sulle generazioni contemporanee.
Quando nasce una nuova stella del cinema, infatti, il pubblico la associa immediatamente a un’attrice del passato, come se ne sentisse nostalgia. Non è raro sentir parlare di Gwyneth Paltrow come della nuova Grace Kelly o di Audrey Tautou come di una seconda Hepburn.
Nonostante queste associazioni, però, il ricordo delle dive del Novecento resta sempre vivido, simbolo di quell’eleganza che il mondo dello spettacolo di oggi sembra aver perso.
Senza dubbio, a loro vanno gli Oscar della Moda del nostro secolo: a donne che hanno saputo fare del loro nome una tendenza e che non hanno mai avuto bisogno della luce di un flash per poter brillare.