“Gocce dalle Nuvole di Magritte”, la moda surrealista di Vittorio Camaiani
L’ Atelier Vittorio Camaiani ha presentato, durante la settimana dell’Alta Moda romana, la sua collezione per l’autunno/inverno 2013/14, presso Palazzo Wedekind, sede storica del quotidiano “Il Tempo”. L’ispirazione surrealista, evidente a partire dal nome “Gocce dalle Nuvole di Magritte”, diventa racconto onirico e sguardo contemporaneo sulle opere e gli elementi figurativi cari al celebre pittore belga. Un surrealismo che non vuole snaturare l’abito e limitarne in alcun modo la portabilità, ma attraversa i capi della collezione diventando nuvola nelle silhouette o trasformandosi in gocce ornamentali.
Proprio la goccia stilizzata diviene filo conduttore della collezione, compare nei tagli che uniscono pinces e tasche negli abiti a trapezio, nei pantaloni dal taglio femminile, nelle scollature e nelle tasche dei cappotti, nelle maniche delle camicie. Le gocce si appoggiano su strati di tulle e chiffon, vengono ricamate per la sera. I capispalla sono caratterizzati da colori vivaci che vanno dal celeste al giallo ocra, dal rosso all’arancio “zucca”, ma si declinano anche in tinte più neutre come il cammello, il grigio, il panna ed il nero. Vanno a rappresentare una proposta trasversale, per vestire diversi momenti della giornata, ma anche la sera. Fra i pezzi emblematici della collezione c’è il giaccone ribattezzato“Impero delle luci”, chiaro omaggio alla famosa opera di Magritte dipinta in diverse versioni dal 1950 al 1967. Cappotti e paltò militari sono ingentiliti con fondi a “goccia”. La “cappa nuvola”, ideata in diverse lunghezze che vanno dalla vita al ginocchio e realizzata in materiali che spaziano dalla lana grezza, al cachemire, alla duchesse, si presta comunque, per vestire differenti occasioni e diversi contesti.
I capi vengono abbinati a maxi borse dalle linee essenziali o ripiegate “a busta”. La “bag goccia” affiancherà per la prossima stagione fredda e, come nuova proposta, i modelli del “Bauletto” e della “Robin Hood Bag”, declinandosi nei colori “accento” della collezione.
Ancora nuvole e gocce, che vogliono assomigliare a squarci di cielo rubato dalle tele, caratterizzano i capi in maglieria e le stole. Gli abiti della collezione, da giorno e da cocktail, vengono proposti con filati e tagli a contrasto. Silhouette a trapezio si accompagnano a orli smerlati fino alla creazione “pioggia” in lana e chiffon. Il pre-serata è rappresentato dalla tuta, capo caro all’atelier e rinnovato a ogni stagione, reinterpretata utilizzando linee coerenti con il mood scelto per il prossimo autunno/inverno. La sera veste la donna con morbidi e plasmabili “abiti-coulisse” di seta, in alternativa sfila in passerella l’abito-bustier. Completano “il quadro” le bombette femminili e i cappelli-scultura ideati da Jommi Demetrio, mentre i bijoux sono stati realizzati, per l’Atelier Camaiani, da Cecilia Rosati. Le calzature di Lella Baldi per Vittorio Camaiani sono proposte in tonalità neutra, per esaltare al meglio la particolarità degli outfit a cui sono abbinate. La sfilata si è avvalsa dei professionisti della Compagnia della Bellezza, in veste di hair stylist mentre il make up è stato curato da Viviana Ramassotto.