I 10 capi di Jenny Monteiro a Next Trend-Altaroma
Una sfilata collettiva nel calendario di Altaroma giugno 2018 presso la sede di Roma della Banca IntesaSanPaolo. Next Trend è un progetto alla sua seconda edizione: a Milano IntesaSanpaolo aveva aperto le porte dello storico Palazzo delle Colonne a Milano vicino al teatro alla Scala, per ospitare 10 nuovi talenti con cento outfit (0 per ciascuno). “La scelta di Roma per rappresentare Next Trend 100 (10×10) che di fatto conclude l’evento di Alta Roma… è coerente con la storia e la tradizione della moda romana – commenta Mario Boselli, presidente onorario della Camera Nazionale della Moda Italiana-. Continua così l’impegno della Banca a favore di giovani, promettenti stilisti essenziali per garantire il futuro del made in Italy”. La sede di Roma aveva ospitato a gennaio la collezione di Laura Biagiotti ed era stata interpretata dal gruppo Intesa Sanpaolo come un modo per promuovere le best practice del tessuto imprenditoriale romano attraverso la spettacolarità e la bellezza delle creazioni di uno dei brand più importanti del Made in Italy. “La moda è uno dei settori trainanti per il Paese e quindi per Intesa Sanpaolo, che è il motore di crescita dell’economia reale dell’Italia. E la nostra Banca riconosce il talento come elemento chiave per il rilancio dell’imprenditorialità del Paese e vuole contribuire al suo riconoscimento e sviluppo”
Ma andiamo ad una delle creatrici che hanno sfilato in questa location particolare.
Come definire Jenny Monteiro brasiliana, che da venti anni vive e lavora a Milano ed approda sulle passerelle di Altaroma con la Collezione “Romantico Metropolitano” nella collettiva NEXT TREND: stilista o couturier? Difficile a dirsi. Sicuramente è una creativa che ama lavorare in atelier, no a tavolino solamente a disegnare una collezione che poi manderà in produzione; ma al tavolo di taglio con i cartamodelli, con i tessuti, con i manichini, accanto a chi confeziona l’abito sorvegliandone il lavoro perché non siano trascurati i principi della tradizione sartoriale artigianale -perché Jenny si prende personalmente cura di ogni fase della realizzazione dei suoi capi-, e soprattutto con le clienti per realizzare modelli unici frutto della sua creatività ed esperienza, ma anche dei desideri, bisogni e i suggerimenti di chi li indosserà.
Ci piacciono i presupposti su cui poggia il lavoro della stilista. Parte innanzitutto dal desiderio di vestire tutte le donne, nessuna esclusa, qualunque siano le sue forme. L‘abito non è un indumento che anonimamente ci si mete addosso; deve esprimere la personalità, l’identità, e deve poter far sentire a proprio agio chi lo indossa. Non deve costringere e neppure nascondere il corpo, ma tessuti e tagli devono rivelare e mettere in risalto le forme femminili, perché il corpo della donna è la concreta e visibile immagine dell’animo femminile. L’abito quindi deve possedere una propria forza espressiva, frutto certamente della personalità della stilista, ma anche della sua stessa volontà di assecondare, sottolineare ed esprimere l’essere di chi lo indossa.
Le note caratteristiche dei dieci capi presentati ad Altaroma non si discostano da quanto abbiamo appena detto. Le forme fluide con il loro movimento connotano di estrema femminilità i vestiti ampi, i pantaloni larghi a sigaretta o a palazzo; le giacche strutturate con silhouette modellate in vita sottolineano l’andamento del corpo femminile.
I tessuti tulle, chiffon, organza, sete e satin, scivolano sul corpo o lo accompagnano come nell’abito di tulle blu a balze; grandi fiocchi e maniche ampie regalano romanticismo, le profonde scollature rendono sensuali gli abiti da sera.
Buona performance dal concetto chiaro, reso in modo egregio dal punto di vista tecnico, come da chi sa costruire un abito e ne sa curare la realizzazione anche nei dettagli.
Aspettiamo Jenny Monteiro alle prossime apparizioni.