100 Alberi d’ Autore
La tradizione vuole che sia una conifera sempreverde, meglio se un abete addobbato con sfere colorate o piccoli oggetti, dolciumi, festoni luci e fili in argento o oro. L’albero di Natale è accanto al Presepe la più diffusa delle usanze natalizie e con esso condivide il riferimento alla Redenzione.
Nel Presepe, -frutto della devozione di Francesco di Assisi che mise “in scena”, nel Natale 1223 in Greccio con l’aiuto della popolazione, un presepe vivente con l’intento di ricreare la mistica atmosfera del Natale di Betlemme,- è riprodotto visibilmente il momento storico dell’inizio della Redenzione così come è narrato nei Vangeli: la nascita del Messia Figlio di Dio in una stalla.
Nell’abete -simbolo del rinnovarsi della vita in tutte le culture- è simboleggiato, già dal nome, composto dalla prima (alef) e seconda (beth) lettera dall’alfabeto ebraico, l’inizio di un tempo nuovo: perché le due prime lettere dell’alfabeto stanno ad indicare l’inizio di tutte le cose. L’abete come simbolo cristiano indica quindi il nuovo inizio rappresentato dalla Redenzione. Ma anche, e sempre con un nesso molto stretto alla Redenzione, ricorda il legame tra l’albero del bene del male del Giardino dell’Eden il cui frutto, mangiato da Adamo contravvenendo ad un divieto divino, causò la perdita dell’amicizia e familiarità con Dio e il legno, l’albero, della Croce luogo della morte di Gesù di Nazaret, il Messia che restaura in questo modo l’amicizia e la familiarità con Dio. Accanto alla luci che lo adornano -anche esse segni, della luce che porta Cristo-, i regali sono il segno dei doni che la morte del Redentore ha portato all’uomo. Altre due simbologie sono legate alla modalità di adornare la cima dell’albero: un puntale, in genere simile alle palle per colore materiale e tipo di decorazioni, che indica la direzione del Cielo; oppure una stella, con riferimento alla stella cometa che guidò i saggi che dalla lontana zona dell’ Eufrate si mossero per adorare il Messia Re di Israele: con chiaro riferimento alla estensione universale a tutte le genti della Redenzione.
Questa ricca tradizione è la fonte di ispirazione per la manifestazione benefica “Il Natale dei 100 Alberi d’Autore” ideata dall’ Associazione Sergio Valente e giunta alla XVIII edizione finalizzati a raccogliere fondi da destinare ad Associazioni o Enti benefici. L’appuntamento dedicato alla solidarietà ,che si rinnova ogni anno, vede la partecipazione di esponenti del mondo della moda, dell’arte e del design invitati ad esprimere il loro estro creativo nell’ ideazione del proprio personale albero di Natale. Riuniti in una mostra allestita dal 7 al 11 dicembre a Roma presso via Borgognona 38b e dal 13 dicembre fino a Natale presso la Città del gusto.
Ecco alcuni dei partecipanti e le immagini della loro creazione. Non sempre è riflessa la simbologia cristiana dell’albero di Natale oscurata, anche nei designer che hanno partecipato alla manifestazione, dalla dimensione commerciale e consumistica del Natale che ha dato luogo alla creazione di una vera e propria industria dell’addobbo natalizio e dei doni.
Carlo Pignatelli ha ideato un abete fiabesco, ispirato al wedding style della maison: affusolato e tempestato di bottoni e gioielli preziosi, l’albero scintilla nelle decorazioni di pietre dure e cristalli Swarovski che lo compongono.
Nomination, l’azienda fiorentina leader nella gioielleria in acciaio ed oro, ha offerto per l’occasione un suggestivo “Composable Tree”: un albero di 70 cm interamente composto dal Composable, il bracciale componibile dal design innovativo best seller di Nomination.
Lardini ha ideato un albero costruito secondo i canoni tradizionali sartoriali. Così, la struttura in legno sagomato è rivestita con tessuto del lanificio “Casentino” e rifinita con cuciture interamente a mano. Gli addobbi multicolor sono i fiorellini in feltro, simbolo distintivo delle giacche Lardini, cuciti a mano con filo argento, preso dal cono che caratterizza il puntale dell’albero
Leggere sovrapposizioni di chiffon rosso fuoco tagliato a vivo da esperte sarte della couture, ed un grande fiocco in raso sulla punta caratterizzano la creazione di Ermanno Scervino
In tempi di crisi come quelli che stiamo vivendo, la parola d’ordine è dare nuova vita a ciò che già possediamo, con un po’ di fantasia e creatività, così l’albero realizzato della maison d’alta moda Bertoletti 1882, in pelliccia mongolia, decorato con una serie di palline in nappa di plungè laminate in varie gradazioni di oro, è pensato per essere utilizzato tutto l’anno. Terminate le Feste, si possono staccare via tutte le palline dorate e la stella natalizia che lo sormonta per ottenere un pregiato cuscino dalla forma leggermente triangolare, dal design avantgarde, moderno, perfetto come raffinato complemento d’arredo.
Decori infantili per Kangra.