I 100 anni della Famiglia Zegna
Lo dicono i commenti in sala, ma ancora di più gli applausi carichi anche di emozione del pubblico. Hanno accompagnato per tutto il tempo l’uscita dei modelli, mentre un cortometraggio ottenuto con immagini d’archivio ricostruiva sullo sfondo un pezzo della storia industriale del nostro Paese.
Quella rappresentata dalla storia del Gruppo Zegna iniziato con il suo fondatore Ermenegildo Zegna nel 1910.
Una sfilata che è un modo di celebrare i cento anni della fabbrica di Trivero. Gli applausi sono raccolti a fine sfilata dai fratelli Anna, Gildo, Paolo a testimonianza che le grandi aziende tessili e del made in Italy hanno una storia e una tradizione familiare che rende possibile una maggiore attenzione alla qualità e all’ eccellenza.
E’ la collezione del centenario, un ritorno alle radici, osservate e riprodotte per l’uomo del terzo millennio. Per questo si ispira al tessuto N°1 – pattern disegnato personalmente dal fondatore, nel 1910. Un solido tessuto di lana che oggi Zegna, ha rieditato in lana superfine.
La Centennial Collection viene definita come “un gioco di sottili rimandi, fatto di molto lusso, eleganza, spirito retrò”; disegnata per un “gentiluomo moderno capace di stupire per il suo stile, ma che non rinuncia al glamour di una silohuette disegnata, agli agi di tessuti leggeri e performanti, alla rinnovata perfezione sartoriale, agli accessori in serie limitata”. E tra gli accessori che sfoggia sorprendono gli occhiali, non da sole, ma quelli che gli fanno assumere un’aria impegnata, da intellettuale.
Dicono che i gentlemen inglesi facevano portare, per qualche tempo, i loro abiti nuovi al maggiordomo per eliminare la rigidità propria del non ancora usato. Zegna riesce a far sembrare i capi già vissuti, perfetti, confortevoli, essenziali, impeccabili sempre: solo la maestria sartoriale, unita ai tessuti pregevoli dove si incontrano tradizione ed innovazione di un grande gruppo, può ottenere un risultato così perfetto, che potremmo definire come disinvolta eleganza ricercata.
La silhouette degli abiti segue il corpo e ne esalta le linee anche grazie a capi spalla costruiti accostati a pantaloni dalla piega cucita; il pantalone è stretto. La camicia bianca è sostituita a quella scura o da polo con colli e polsi in maglia, da portare sempre, anche la sera.
Per le occasioni formali Zegna propone tuxedo passepartout in flanella blu o nera con dettagli ricercati ed eleganti piumini in gros di seta e pelliccia.
Tra i tessuti prevale la flanella – lussuosamente reinterpretata con filati pregiati: un mix di materiali pronti a tutto che comprende cashmere, bei velluti “˜Cashco’, microfibre, montoni rovesciati. I tessuti sono inoltre combinati a pellami pregiati su rinnovati giacconi, ponchos, denim ed elaborate maglie in cashmere a tintura naturale.
I colori: i Blu di cieli tersi e dell’acqua fredda dei torrenti, i Verdi delle foreste incontaminate, i Grigi della pietra e delle montagne; ma i look sono monocromatici e determinati.
Gli accessori sono composti da borse holdall in cervo morbidissimo con intrecci artigianali; borse in versione “˜viaggio’ e “˜business’ in pelle morbida e tessuto spalmato N°1. Le scarpe solide combinano pelle e tessuto in un’inedita armonia fra forme importanti e pesi leggeri.
Alcune connotazioni di stile.
Abbiamo detto che scompare la camicia bianca sostituita da camicia scura o polo dal collo piccolo.
La cravatta è portata anche sulla polo, ha il nodo piccolo, è di due colori, quasi fa pensare ad una doppia cravatta, ed è tagliata dritta.
Il pantalone è senza pences, spesso più corto e con risvolto portato con polacchine.
La giacca se monopetto ha due bottoni.
Lo smoking ha la camicia scura, anche arricchita da rouches, sostituita da una polo; camicia e polo possono ammettere il farfallino, ma anche la cravatta.
Negli outfit più sportivi i pantaloni sono portati dentro gli stivali.
L’ uomo Zegna porta il cappello e non rinuncia ai jeans.