I Charlie Chaplin sbarazzini di Iceberg
Che la musica abbia inizio… così parte l’ingranaggio!
Il sottofondo live acustico dei Footage, con batteria e basso elettrico, è molto d’effetto e accompagna l’intera sfilata; così come lo sfondo della passerella che proietta e poi svela grosse ruote dentate d’orologio.
In questa atmosfera contemporanea Iceberg colora “Modern times”, film in bianco e nero del 1936 diretto e interpretato da Charlie Chaplin.
Prendendo spunto dalla vecchia pellicola per impostare la collezione, lo stilista Paolo Gerani fa indossare a tutti i modelli un cappello a coppola e in molti dei suoi abbinamenti spicca il papillon; i primi abiti sono inoltre caratterizzati da morbidi pantaloni sorretti da bretelle. Ma il film è più che altro un pretesto per giocare con la bombetta, la sostanza della collezione si trova nelle lavorazioni dei tessuti e nei loro nuovi mix.
Artigianalità, manualità, tecnicismo sono espresse in una collezione moderna dal sapore di tradizione british style, che coniuga capi in maglia lavorati a mano con tessuti classici, principe di galles, pied de poule, check.
Gli abiti sono decostruiti: vediamo maxi cardigan al posto delle giacche, gilet in maglia di lana a cinque bottoni sopra a camicie con papillon, giacche sopra le magliette, lunghi maglioni di lana pesante a dolcevita portati sopra pantaloni classici.
Come soprabiti sfilano insieme capi più classici, come i cappotti grigi o il paltò con gli alamari, giubbini in pelle anni ’70, parka in maglia e tessuto, golfoni di lana, giacche in pelle con revers in panno, moderni piumini corti. Segno che questo brand, nato per un target più giovane, può in realtà adattarsi a vari stili ed età.
Accessori distintivi della sfilata sono, oltre alla bombetta e al papillon, le maxi bag da lavoro: must have in pelle per completare il look. Tra gli accessori vediamo anche qualche sciarpa in maglia di lana o in lana rasata; quasi completamente assente la cravatta (sostituita dal papillon in nuance tono su tono con la giacca o il maglione).
Sono utilizzati tutti i tessuti, ma rielaborati in chiave moderna come Iceberg ci ha abituati a vedere. Il vecchio panno pesante viene lavorato e pressato con la pelle o agugliato con il nylon per creare una base al tessuto tecnico contemporaneo, secondo un procedimento che mescola le fibre di un materiale con quelle dell’altro. Il cotone e il cashmere si tingono di indaco, bordeaux, verde e beige; tocchi d’oro e d’argento rendono la collezione contemporary glam.
Non c’è un vero tema dominante nella scanzonata prudenza di Iceberg: Charlie Chaplin, British style, artigianalità, qualche accenno pop tipico del marchio. Un mix glamour tradotto in un linguaggio contemporaneo. Il risultato è un giovane uomo impeccabile ma al tempo stesso stropicciato, che indossa giacche di maglia di lana e cappotti check che sembrano stampati e invece sono cuciti con materiali diversi tessuti insieme.
Iceberg ha portato un tono più sbarazzino a questa edizione di Milano Moda Uomo, con proposte eleganti ma divertenti per il prossimo autunno-inverno. Un uomo che sa essere ben curato e allo stesso tempo sentirsi a suo agio in capi casual: una perfetta “macchina” d’ingranaggio ben funzionante!