I colori di Lorenzo Riva
Una collezione completa, con tailleur, in gonna o pantalone, giacche, cappotti, mantelle e mini-mantelle soprabiti, abiti da mattina e da sera. Un guardaroba completo per una donna impegnata ma femminile, disinvolta ma rigorosa; a suo agio nella quotidianità, come nei momenti più esclusivi di una occasione importante. Lorenzo Riva è’ fedele a se stesso, al suo modo di vedere la moda.Non stupisce con improbabili e importabili novità, va avanti facendo cose belle.
Si emoziona nel percorrere la passerella. Per sdrammatizzare accenna a piccoli passi di ballo seguendo la musica che ha accompagnato la presentazione della sua collezione. Sembra sorpreso dagli applausi, eppure è così ogni stagione per l’ Alta Moda e per il Prêt-à- porter.
Riva non stupisce con le sue creazioni, non è nel suo stile misurato ed elegante nel quale si legge ancora l’esperienza come direttore artistico della maison Balenciaga. E’ fedele a se stesso, al suo modo di vedere la moda come è fedele al suo tartan che indossa per salutare il pubblico a fine sfilata.
Non stupisce con improbabili e importabili novità, va avanti facendo cose belle, che poi sono quelle che nella moda ripagano veramente lo sforzo dello stilista.
Una collezione completa, con tailleur, in gonna o pantalone, giacche, cappotti, mantelle e mini-mantelle soprabiti, abiti da mattina e da sera. Per terminare con il tradizionale abito da sposa. Insomma un guardaroba completo per una donna impegnata ma femminile, disinvolta ma rigorosa, a suo agio nella quotidianità, come nei momenti più esclusivi di una occasione importante.
Abiti pass-par-tout.
Ma realizzati con una paletta di colori dagli abbinamenti sorprendenti, anche se dosati sapientemente. Predomina il verde che va dal verde bottiglia, al verde smeraraldo, diventa talvolta verde acido. Il rosa è accostato al verde loden; il verde bottiglia al fuxia; rosa e verde, verde e rosa, in tante diverse tonalità. Il nero e il rosa compongono giacchini e cappotti bicolori in tessuto duble o più audacemente, come in un gioco di scacchi, la manica del cappotto nero è fuxia e l’altra sempre fuxia è nascosta da una mantellina nera; il tubino si divide in due nero e rosa Il tailleur grigio ha intarsi rosa, la cintura in vita è grigio rosa. Lo spolverino verde ha applicati piccoli fiori rosa. Il rosa è ancora accompagnato dal marrone o viceversa. Il marrone diventa oro bronzato accanto al nero nel corpino dell’abito. Il bronzo della gonna lunga si ripete nel cravattino a nastro della camicia bianca per mantenere un filo conduttore coerente, ma anche per spezzare il candore troppo luminoso del bianco.
Il gioco bicolore anche nelle scarpe, alla francese, con lacci, ma dal tacco altissimo, alternate a sandali con zeppe di sughero e metalli.
E poi due accessori che completano con effetto diverso un certo numero di capi. Sui tailleur da mattina raffinatissime sciarpe a fichu scozzesi in cachemere, fermate, su una spalla o in vita o al collo, da grandi fibbie.
Sui cappotti o i tailleur più raffinati un divertente cappellino rosa, quasi una bombetta che non diminuisce l’effetto bon ton della mise.
Non rinuncia Riva alle reminiscenze del passato e lo fa con due abiti da cocktail anni Cinquanta, in pura linea corolla, gonna gonfia di tulle e corpetto drappeggiato. E non rinuncia a chiudere la sua collezione con il classicissimo abito da sposa bianco.