I dettagli cambiano la Moda
“I dettagli cambiano la moda”, è pubblicazione a cura della giornalista Lucia Serlenga. Il testo è stato realizzato dalla Federazione Tessilvari, in collaborazione con il Ministero del Commercio Internazionale e l’Istituto Nazionale per il Commercio Estero.
d’approccio emozionale all’abito come strumento primario d’espressione di sé e d’individualità -afferma Gianfranco Ferré-, un dettaglio come per esempio la passamaneria è l’elemento da cui scaturisce l’identità dell’abito stesso”
Poi le immagini ci regalano un excursus tra gli stili di abbigliamento che proprio l’uso di rifiniture/ ornamento sottolineano ed esaltano. E allora ammiriamo i dettagli che sembrano riaffiorare dal passato, o dettagli che colorano e rallegrano la mise, dettagli militari fatti di alamari, passamanerie dorate, stemmi ad ornare tasche o sulla camicia di pizzo. Non mancano i dettagli esotici o quelli preziosi o quelli tecnologici, i pizzi intagliati nella nappa, o le lavorazioni a pizzo sul vinile, ricami di caucciù o di plastica. Per finire con i dettagli pop a tutto colore.
Le immagini aiutano ad apprezzare il volume e costringono il lettore anche non esperto, ma incuriosito dai piccoli dettagli fotografati, ad addentrarsi nello scritto. Si scopre così questo “piccolo grande settore” dell’universo moda: il mondo degli accessori che sono ornamento/rifinitura della produzione di pret-a-porter made in Italy. Oggi fanno da protagonisti ricami, pizzi, nastri, tulle e passamanerie a completare con una propria e particolare creatività il capo fashion.
Si legge al titolo “I giacimenti dei saperi dell’industria Manifatturiera” a firma Marco Fortis “I microchip del tessile, cioè i ricami e le passamanerie prodotti dalle imprese che fanno capo alla Tessilvari, sono, come i freni della Ferrari, i bulloni brianzoli, i pellami di Arzignano e le barre di ottone”¦una delle tante risorse del made in Italy: un chiaro punto di incrocio tra le tendenze “neo-artigiana” e quella “neo-tecnologica”. “In tempi d’omologazione,
Insomma capitolo per capitolo siamo portati all’interno di dettagli che veramente fanno la differenza. Ma ascoltiamo anche le opinioni di alcuni dei protagonisti creativi del Made in Italy, come Antonio Marras e Laura Lusuardi (fashion director di Max Mara).
Il volume terminare con un omaggio ai “Magnifici del Made in Italy” 22 aziende tessili del piccolo dettaglio che rappresentano la creatività, l’originalità la professionalità di un settore che contribuisce con un valore aggiunto alla qualità, eccellenza ed eleganza del prodotto made in Italy. In effetti, quello che ha reso unica la realtà del made in Italy -nell’opinione di Anna Molinari- è stata “la scelta di mantenere, accanto a macchinari futuristi, antichi telai e una manodopera sempre più ricercata, in grado insieme di arrivare là dove non può la scienza, in un continuo e proficuo scambio tra capacità antiche e scoperte moderne”. “.