I love shopping. E’ possibile curarsi?
E cinque. L’ultimo è “I love shopping per il baby”. Simpatici, veloci e diretti, trattano un tema fin troppo caro alle donne. Vi presentiamo il primo, per poter accedere facilmente ai successivi. La trama non è originalissima, ma accattivante, e il personaggio di Becky reinterpreta con ironia il modello della donna in carriera incapace di integrare lavoro e vita privata, che in questo caso ha decisamente il sopravvento. Libri per donne che sanno prendersi in giro e che non si lasciano sopraffare da eccessive paranoie, ansie, responsabilità.
E cinque. L’ultimo è “I love shopping per il baby”, dopo lo “shopping” puro, quello “a New York”, quello “in bianco” e quello “con mia sorella”. Becky la protagonista della serie diventa mamma, ma non diventa più responsabile e meno spendacciona.
E allora, se ancora non avete cominciato a curarvi della mania di spendere, con una lettura divertente e frizzante, cominciate dal primo, o dal secondo, o dal terzo….. Per poi lasciarvi prendere dalla voglia di comprare gli altri volumi, per sorridere sotto l’ombrellone senza troppo impegno e certamente senza rimorsi
Becky, Rebecca Bloomwood, vive a Londra e lavora come giornalista finanziaria in una rivista specializzata: il che le permette più conferenze, buffet e relativi litri di champagne, che effettivo lavoro di scrivania. Nonostante il suo compito sia quello di consigliare ai lettori gli investimenti più sicuri e oculati, Becky si dimostra totalmente incoerente proprio per la sua morbosa dipendenza dagli acquisti: una vera e propria mania per lo shopping, a causa della quale è costretta a una fuga ininterrotta dai propri conti correnti perennemente in rosso. Quando la situazione si fa insostenibile, Rebecca si affida inizialmente al manuale “Come non perdere di vista il proprio denaro”, e successivamente al consiglio della migliore amica, nonché coinquilina, Suze. Se un primo tentativo di “ridurre le spese” risulta impraticabile e poco produttivo, anche la seconda opzione di “guadagnare di più” non appare del tutto semplice: non solo Becky non è in grado di tenere a bada la propria Visa, ma la sua incapacità ad assumersi le proprie responsabilità la conduce a una serie irrefrenabile di cadute e fallimenti. Il crollo totale, tuttavia, sarà la molla responsabile della sua crescita, non solo nel campo lavorativo, ma soprattutto in quello affettivo”¦
Simpatico, veloce e diretto, tratta un tema fin troppo caro alle donne, risultando talvolta un po’ eccessivo in questa cascata di eventi disastrosi, più tragicomici che realistici. La trama non è originalissima, ma accattivante, e il personaggio di Becky reinterpreta con ironia il modello della donna in carriera (ma forse sarebbe più corretto dire “in cerca di carriera”) incapace di integrare lavoro e vita privata, che in questo caso ha decisamente il sopravvento. Un libro, insomma, per donne che sanno prendersi in giro e che non si lasciano sopraffare da eccessive paranoie, ansie, responsabilità.
Decisamente perfetto per le vacanze.
Sophie Kinsella, I love shopping, Milano, Oscar Mondadori, 2000.
Titolo originale: The secret dreamworld of a shopaholic