I preziosismi di Jack Guisso
Impreziosire e poi impreziosire ed ancora impreziosire. Aggiungere un ricamo, pizzo e drappeggi, nastri, pietre, perle; usare materiali, tessuti e intrecci sempre più complessi. Ma il risultato non è sempre elegante o almeno non soddisfa l’eleganza europea più misurata e più sobria, più semplice; ma ciò non offusca il successo di Jack Guisso in Libano ed in altri paesi del mondo arabo.
Jack Guisso vive e lavora a Beirut. Laureato in piena guerra presso la Business School di Beirut, nel 1975 apre il suo atelier, dedicandosi alla produzione di un pret a porter di alta gamma, che viene presto distribuito in tutto il Libano e in molti paesi del medio oriente.
Nel 1998 la decisione di dedicarsi all’Haute Couture, con una prima collezione che ha riscosso un enorme successo. Da allora Jack Guisso non ha mai smesso di disegnare e realizzare abiti di Alta Moda, che hanno fatto il giro del mondo con sfilate che si sono tenute non solo a Dubai, Riyadh, Cairo, Amman, ma anche a Londra, New York, Milano, Parigi. Nel suo atelier, situato nell’elegante quartiere cristiano di Sin el Fil di Beiruth, lavorano oltre 150 persone tra sarti, modellisti, disegnatori e ricamatori.
Le forme degli abiti presentati a Roma da Jack Guissoper l’a/i 2011-2012 sono architettoniche. Non si può non riconoscere allo stilista una notevole capacità costruttiva dell’abito che si esprime nell’intento di ammorbidire ancora di più la geometria curva del corpo femminile e di esaltare la femminilità attraverso la sottolineatura del punto vita e dei fianchi. Un’altra capacità che va riconosciuta allo stilista libanese è quella di saper utilizzare i drappeggi e la tecnica di intreccio del tessuto e dei nastri. Bello il risultato nell’abito lungo color verde arricchito da piccole “squame” argentate; il drappeggio del corpino pur se complesso, non altera la semplicità della linea dell’intero capo.
Pochi altri abiti ci sono piaciuti; anche l’abito da sposa se fosse stato alleggerito dai ricami a cuore di microperle, per altro usato in altro abito, sarebbe risultato più elegante perché il tessuto e il drappeggio già lo impreziosivano a sufficineza.
Per quanto riguarda i colori sono audaci e forti, dal rosso mattone al verde acqua, senza dimenticare il nero e aggiungendo al tutto un pizzico di animalier.