ICE WARRIOR. Una guerriera di ghiaccio per Gaetano Navarra
“Il resto sarebbe sovrappiù” proprio così Gaetano Navarra introduce il pubblico alla sua nuova sfilata. La sfilata è incorniciata in uno spazio anni 30, della bella Milano (il circolo dei filologici). Proprio in uno spazio adibito a sala lettura a doppia altezza si confronta Navarra con solo 13 capi che raccontano un mondo legato al ghiaccio, al freddo, alla pelliccia, alla haute couture.
Un magnifico ed espressivo disegno di materiali che si rincorrono in una passerella attenta e delicata. Un successo dal primo istante della prima uscita abito: una gonna con cintura alta, scultorea e medioevale.
Le modelle indossano capi/scultura, che sussurrano un sapore freddo, giusto precisissimo, quasi come armature che celano nell’aprirsi materiali leggerissimi. I volant e le geometrie creano uno strato sottile e morbido tra la rigida armatura e il corpo. Veramente incantevole, di canoviana memoria.
La silhouette è esatta: corta, essenziale come un segno di matita. Le spalle larghe e superumane, ben in evidenza, vengono accentuate nei cappotti da una linea intonsa e da un acuto disegno. La cappa sviluppa maniche da biker, mentre la blusa dal sapore antico medioevale, si contrappone ai pantaloni robotici.
Tutta la sfilata si gioca proprio su attenti contrasti (rigido e fluido, texture selvagge e industriali) creando accenti e rotture.
Le lavorazioni evidenziano questo contrasto: processi di termoformatura per l’accoppiamento del polietilene; tubi di organza di seta lavorati a caldo per le frange si contrappongono a preziose lavorazioni a mano come il sangallo di seta ricamato.
Intarsi, inserti e applicazioni arricchiscono la matericità dei tessuti.
Il colore? Solo Ghiaccio, in tutte le sue sfumature, ad esclusione del rosa polvere, per le micro finiture. Delicatissimo come cristallo questa collezione algida e raffinatissima.
Hyperballad, firmata dalla cantante islandese Bjork, conclude la sfilata tra applausi e pavoneggiamenti sul red carpet.