Iceberg ha un’anima rock anni ‘70
Iceberg, uno stile dal mood giovane e fresco, non smentisce la sua filosofia e ci mostra un guardaroba per la prossima stagione fredda ricco di spunti veramente interessanti. La donna del fashion brand è decisamente rock, nell’animo e in ciò che indossa. Ispirandosi alla Londra degli anni Settanta, lo stilista Paolo Gerani per ideare la sua collezione si rifà alla forte personalità della grande icona rock degli anni ’70 Marianne Faithful.
La donna che nelle scorse stagioni ha attinto dall’armadio di lui, ora gioca coscia della sua femminilità con le forme e i tessuti; sceglie silhouette slim mixate a capospalla avvolgenti e pesanti dai volumi morbidi.
Per il giorno sulla doppia passerella girano abitini corti in maglia di lana, pants stretch in pelle nera con bottoni oro sui fianchi, ma anche pantaloni a zampa d’elefante che sovrastano e nascondono le calzature. Per la sera mini in alpaca e paillettes con giacchine corte che proteggono preziose camicie di seta o maglie a stampa digital.
La collezione prevede anche un nuovo stile per lo sportswear, proponendo capi glamour che segnano la linea e mettono enfasi soprattutto sulle spalle. Se sotto la linea è molto asciutta grazie a fuseaux super skinny, sopra ci sono proporzioni più grandi e maglieria a strati per un effetto ottico finale armonioso.
Grandi protagonisti della sfilata – e del prossimo autunno/inverno – sono i cappotti e i parka, ma anche le pellicce, che sono ormai prepotentemente tornate alla ribalta; sapienti intrecci di maglia e ricami gioiello si alternano tessuti nei capospalla. La pelliccia segue gli indumenti e dalle maniche dei montoni ai bordi dei gilet la ritroviamo anche sulle scarpe e nelle borse. La matericità è molto forte e mixata ad arte, fatta di lana, pelle e pelo che si alterna a tessuti complessi e pregiati come il crepe double e la seta.
Le stampe vanno dai classicissimi rombi anni ’70, su golf e abiti, a quelle più astratte che ricordano le fantasie naturali sulle ali dei pavoni rivisitate in chiave digitale, con bellissimi giochi di colore su camicette, vestiti, pantaloni e giacche.
Il nero assoluto è dipinto e ironizzato dal blu lacca – declinato in molti capi e abbinato al nero ha un effetto stranamente positivo – dall’off white – tinte neutre come il crema e il panna sono reinterpretate con carattere – dal nuovissimo arancio tangerine e dal verdone. Nei capi serali molte fantasie sono illuminate di spruzzi lurex: nei vestitini, sulle spalle delle giacche, sulle bande laterali dei pantaloni lungo le cuciture.
I metalli prendono forma attraverso i gioielli; le borse over size in pelle e pelliccia sono portate sotto braccio; le scarpe sono altissimi decolté, sandali con laccetti e fibbie, o strepitosi stivaletti stringati con risvolto di pelo. A completare il look, in omaggio alle donne della fine degli anni Settanta, alcune modelle indossano dei simpaticissimi occhiali in resina plastica a forma triangolare neri o bianchi.
Una sfilata ben riuscita che ha visto tra le modelle scese in passerella anche due top model come Bianca Balti e Freja.