Il favoloso mondo di Vivetta
Ancora una volta Giorgio Armani ci ha sorpreso, decidendo di ospitare nel suo Teatro di Via Bergognone la stilista milanese Vivetta Ponti, quintessenza del surrealismo in salsa fashion. Dunque, in occasione di Milano Moda Donna A/I 20115-16, lo spazio progettato da Tadao Ando si apre ad un’altra giovane creativa ai suoi primi step nella carriera, ben felice di ricevere un’opportunità simile per farsi conoscere su ampia scala (è l’ottava volta che King George punta su una “nuova proposta”, rivelandosi un ottimo talent scout, tanto lungimirante quanto generoso).
La “visione” di Vivetta, che ha lanciato nel 2008 il marchio omonimo, si caratterizza per una femminilità morbida e soave, nondimeno decisa, tutta giocata su un design netto e sorprendenti dettagli bon-ton, preziosità eleganti e inattese, come i raffinati ricami che ricorrono spesso nei suoi capi (copiosa eredità del suo maestro Roberto Cavalli con cui ha collaborato all’inizio della gavetta).
Il suo è uno stile poetico e per certi aspetti nostalgico, che racconta la passione sartoriale per i vestiti da bambola, gli arredi anni ’50, le tappezzerie anni ’60 e ’70, le cui suggestioni Vivetta rielabora con ironia e romanticismo, ma soprattutto con una fervida fantasia attinta a piene mani dall’universo dell’arte surrealista.
Nel suo immaginario fashion ribolliscono comunque varie fonti di ispirazione, che vanno dagli echi vintage del Grande Gatsby alla Nouvelle Vague francese, dai cartoni animati ai libri per l’infanzia, senza trascurare la contemporaneità con gli influssi hi-tech e le contaminazioni di modelli e materiali (in effetti Vivetta adora mescolare tessuti sintetici a fini stoffe d’antan come crêpe de chine, organza di seta, Sangallo).
Per dare un’idea della sua versatilità, si aggiunga che Vivetta è pure art director e set designer per il giovane regista sperimentale Virgilio Villoresi. Fatto sta che non poche celebrities sono diventate sue affezionate clienti, tra cui Anna Dello Russo, Portia Freeman, Pixie Lott, Alexa Chung, Cher Lloyd, Peaches Geldof (che é stata sua testimonial per la collezione Autunno/Inverno 2010), oltre a vari fashion editor e blogger.
Vincitrice nel 2008 del prestigioso contest “Who’s on Next” di Parigi, Vivetta è, come si sarà capito, un tipo un po’ speciale, che propone una moda di nicchia, fatta di pezzi esclusivi (prodotti interamente in Italia, tessuti compresi), fuori dai soliti circuiti, di buon gusto e classe sicura, per quanto divertenti e fiabeschi.
La sua moda è dedicata, in fondo, a chi sa prendersi con leggerezza e arguzia, detesta la volgarità e pur radicato nel presente ama perdersi nella memoria di un dolce passato in cui la speranza aveva i colori dell’arcobaleno e si poteva ancora sognare un futuro migliore. In altri termini, è pensata per chi crede che la moda non sia solo qualcosa di effimero, destinato a durare lo spazio di una stagione, ma che si fondi su valori solidi, a partire dalla volontà di essere sempre coerenti con se stessi e col proprio stile personale unico. Donde il feeling con Giorgio Armani, che della fedeltà a se stesso ha sempre fatto una ragione di vita e di lavoro.