Il minimalismo colombiano di Laura Aparicio
Colombiana di nascita, milanese di adozione da quando a 19 anni inizia a frequentare l’Istituto Marangoni,dove si laurea nel 2013. Dopo una esperienza nel team creativo e stilistico di Aquilano Rimondi, nel 2016 Laura Aparicio decide di fondare il brand che porta il suo nome e presenta nel febbraio del 2017 la sua prima collezione A/I 2017-18. Si impone da subito all’attenzione per il suo personale e determinato codice stilistico, il suo senso di eleganza.
Uno stile definito e per questo riconoscibile, che ritroviamo nella collezione presentata all’interno del calendario della MFW di febbraio 2019 nelle sale del Museo Bagatti Valsecchi dove, oltre agli abiti su manichini, vengono proiettati gli scatti della campagna ADV preparata da Guido Taroni che ben ambientano e sottolineano, -grazie agli edifici di architettura moderna contro cui campeggiano le modelle-, l’essenza della visione stilistica di Laura Aparicio. Scopriamo subito-è ben evidente- un legame, una assimilazione di elementi provenienti dal mondo del design nelle forme pure e pulite, nei tagli secchi e rigorosi, nel minimalismo della costruzione, assolutamente priva di enfasi, e quindi di adorni e orpelli.
Un assoluto minimalismo che accompagna tagli moderni e originali per dar vita a creazioni di asciutta eleganza; che si riscatta grazie alle contaminazioni con la cultura colombiana, attraverso le stampe dei tessuti ideate dalla stessa stilista e ottenute trasponendo l’immagine stilizzata di un’antica rana o di una spiga di granoturco; che si addolcisce con l’inserimento, senza che venga alterato il rigore formale dei capi, di piccoli dettagli, di nastri stampati, o addirittura con la sovrapposizione ad abiti e gonne di un richiamo familiare e vezzoso come può essere un grembiulino che compare nel costume tradizionale della Colombia. Un minimalismo che si stempera nelle balze di una gonna o grazie all’uso di culisse che regala volume alle maniche e alla superficie di una disadorna cappa; per sperdersi nel “sontuoso” abito e soprabito blu stampato adornato di piume, per poi accentuarsi nuovamente nei tagli asimmetrici: sempre illuminato dai colori accesi e vitali del mondo colombiano.
Descrive bene il suo lavoro la stilista “La mia moda è un ponte, un’affascinate architettura contemporanea, che unisce Sud America ed Europa. Gli eccessi sudamericani sono stemperati da un gusto più minimal e metropolitano. Ma la mia moda è anche passione. Un’esplosione di colori, la vitalità della mia gente contrapposta ad un rigore tutto milanese, uno stile sofisticato, che ha le sue radici culturali nel mondo del design”.
Infine un accenno ai gioielli dal forte temperamento etnico in metalli preziosi e pietre dure. Moderni, ma ispirati, così ci ha confidato la stilista, alla collezione di famiglia; di impatto, ben si coniugano con le creazioni di Laura Aparicio regalando un tocco in più di femminilità ad una collezione di carattere, rigorosa, moderna, con il marchio del “bello ben fatto” del Made in Italy, ma con quel guizzo di originalità e colore che la cultura colombiana riesce ad aggiungere. Una collezione fatta di pezzi senza tempo, portabilissimi e facilmente abbinabili.