Il mito Schiaparelli rivive grazie a Diego Della Valle
Nacque a Roma nel 1890, negli anni ’20 si trasferì a Parigi, dove aprì una casa di moda. Il rosa shocking, i tessuti a simulare un ritaglio di giornale, le farfalle, la boccetta di profumo a forma di busto sartoriale, l’abito “lacrima” ispirato a Salvador Dalì, il celeberrimo cappello-scarpa col tacco che punta verso l’alto – e che le ha fatto guadagnare l’associazione ai Surrealisti… Elsa Schiaparelli non fu una semplice stilista. Scomparsa più di 60 anni fa, continua ad essere una fonte d’ispirazione per i designer di oggi.
Nel 1927 presentò la sua prima collezione di sportwear, ma è negli anni ’30 che si forma l’immagine della Schiaparelli, fatta di una femminilità impalpabile, vaporosa, poetica, che l’ha resa celebre. I suoi modelli sono ricchi di fantasia, talvolta eccentrici, eppure sempre equilibrati e ben proporzionati; accompagnano le curve del corpo della donna senza mortificarne la figura. Le sue più belle collezioni le firmò tra il 1935 e il 1940, declinando svariati temi e ispirandosi a mondi tanto diversi tra loro: il circo, la commedia dell’arte, l’astrologia, le farfalle,la Veneredel Botticelli… La sua non fu mai solo moda: fu incanto, cultura, passione.
A riconoscere il grande talento della Schiaparelli fu Coco Chanel, designandola come sua più grande rivale, temendo e “odiando” quell’italiana che si trasferì a Place Vendome, nella sua Parigi, per brillare.
Che il successo della Schiaparelli non fosse destinato a tramontare potevamo immaginarlo – complice anche la mostra appena inaugurata al Metropolitan di New York “Schiaparelli and Prada: Impossibile conversations” -, quello che invece ci coglie di sorpresa è l’annuncio della rinascita della maison. Il progetto è di Diego Della Valle, patron di casa Tod’s, che ha già dimostrato la sua abilità con il rilancio delle calzature francesi Roger Vivier. L’imprenditore aveva acquistato gli archivi e i diritti di Elsa Schiaparelli nel 2007, e ora riparte da Parigi per far rivivere il mito.
A giugno, durante la settimana della Haute Couture, sarà inaugurata la sede della Maison Schiaparelli al 21 di Place Vendome, nello stesso edificio dove, nel lontano 1935, la stilista aveva aperto il suo atelier. Lo storico indirizzo sarà ristrutturato in chiave contemporanea, pur conservando il fascino storico dell’atelier.
Farida Khelfa, attrice francese originaria dell’Algeria con un passato da modella, sarà l’ambasciatrice della Maison. Già musa di Jean Paul Gautier e di Azzedine Alaïa, la Khelfa incarna oggi la capacità di interpretare l’avanguardia degli abiti con la sua forte personalità. “E’ con grande entusiasmo ed orgoglio che ho scelto di rappresentare Schiaparelli. La prima designer che ha fuso arte della moda conla Haute Couture, ed ha ispirato così tanti designer fino ad oggi”, ha commentato l’attrice.
A settembre la presentazione dello stilista, non ancora nominato. Voci di corridoio fanno i nomi di Rodolfo Paglialunga e John Galliano; il primo artefice del rilancio di Madeline Vionnet, il secondo ex direttore creativo di Dior, licenziato a marzo dell’anno scorso dopo l’incresciosa vicenda degli insulti razziali.
I primi prodotti del nuovo marchio saranno presentati a febbraio 2013, e il marchio promette collezioni speciali sia negli abiti che per profumi e cosmetici, con grande attenzione agli accessori – da sempre punto focale delle creazioni Schiaparelli. “Una traduzione fedele ma molto moderna inseguirà il vero obbiettivo dell’operazione: recuperarne il ‘sogno’ e tutta la sua modernità”, assicura Diego Della Valle “Nessuna rincorsa ai tempi commerciali del mondo della moda, ma un lavoro che punti al meglio, nel gusto e nella qualità, con tutta la calma necessaria per farlo”.