Il mondo incantato di Emporio Armani
Sobria, naturale, bella da vedere. Una collezione come dipinta. Abiti che sembrano usciti dalle tele di un pittore. Per la collezione p/e 2014 Emporio Armani disegna visioni incantate e giardini incontaminati tramite ombre di piante, fiori o nuvole che paiono riflessi sui leggiadri vestiti. Modelle come ninfe tra le ninfee.
Così l’astrazione simbolica delle fantasie e dei colori si riflette nel rigore contemporaneo dei tessuti tecnologici, creando l’immagine di un mondo parallelo a metà tra realismo e astrazione.
Un orizzonte di azzurri cielo luminosi, macchie di grigi cerulei come nuvole, distese di verde puntinate di stampe fiorite nelle tinte intense di corolle tropicali si accostano a micro geometrie nere molto minimal… Come la fantasia che si avvicina alla realtà.
I tessuti sono leggeri, talvolta sembrano impalpabili, come a plasmare una donna di apparente fragilità; i volumi ampi, quasi mai aderenti, delle giacché morbide e fluide donano un’immagine pulita senza sfronzoli; i tessuti tecnici senza cuciture rendono la linea asciutta e impeccabile.
Tutto è una visione tramite allusioni: i fiori sono ricostruiti anche con i plissé, con movimenti di tessuto, con intarsi, o anche solo con il tocco di un accessorio tipo la pochette a forma di ninfea che si affaccia dal taschino.
I pantaloni con gambe larghe hanno il bacino piccolo con doppia pince baciata e si fermano sopra la caviglia per svelare sorprendenti sandali a motivi floreali; gli abiti invece sono tutt’uno con i morbidi leggings – come se il pittore non avesse voluto fermare la pennellata – dal vestito il colore scende ininterrotto sui leggerissimi pantacollant che, quanto una seconda pelle, allungano la figura e completano la mise.
La sera tutto si fa ancora più magico. Spolverini di cristalli sul tulle illuminano il giardino notturno, dove leggeri abitini dipingono di felice naturalezza la donna Emporio Armani. Tutto sembra velato come da una nebbiolina fantastica, tutto pare ovattato in delicati colori fiabeschi, tutto sembra un dipinto incantato.
Tramite l’allusione della favola, la donna sembra voler recuperare il fascino che le spetta, il suo tipico mistero, senza però mai scadere in abiti troppo svelati, in colori poco chic o in volgari accostamenti.