Il pericolo corre sui tacchi
Sono le zeppe le vere regine dei defilé di questa primavera estate
Zeppe di ogni genere quindi, sontuose o sportive, in sughero, corda, legno, cotone, plastica, metallo: la zeppa può essere interpretata in diversi materiali, secondo il modello e le ore del giorno. Queste calzature ben interpretano quella voglia di libertà d’ispirazione anni ’70. Ma viene da porsi una legittima domanda, alcuni modelli sono realmente indossabili oppure sono più semplicemente una provocazione come accade molto spesso nella moda?
Sono le zeppe le vere regine dei defilé di questa primavera estate.
Hanno imperversato sulle passerelle delle più celebri maisons, da Emilio Pucci a Louis Vuitton, da Givenchy a Balenciaga, che hanno giocato a creare modelli dalle forme architettoniche, sospese tra reale e surreale, utilizzando i materiali più disparati.
Zeppe di ogni genere quindi, sontuose o sportive, in sughero, corda, legno, cotone, plastica, metallo: la zeppa può essere interpretata in diversi materiali, secondo il modello e le ore del giorno.
Molto raffinato il modello proposto da Louis Vuitton, la il tacco è infatti ispirato al manico delle tazzine da thè inglesi di fine Ottocento, in foglia d’oro oppure in legno. Futuristica e sagomata come un’opera d’arte è quella di Emilio Pucci in plastica con profili in pelle colorati e tacco in metallo con oblò interno.
Queste calzature ben interpretano quella voglia di libertà d’ispirazione anni ’70 che fa tanto figli dei fiori. Ma viene da porsi una legittima domanda, alcuni modelli sono realmente indossabili oppure sono più semplicemente una provocazione come accade molto spesso nella moda?.
Propendiamo per la provocazione modaiola. Perché sulla indossabilità i dubbi sono altissimi. Certamente elevano la statura; tra zeppa e tacco anche di oltre 12 centimetri, qualcuno sussurra 18 centimetri. Ma ad ogni centimetro aumenta la difficoltà a vivere normalmente, di camminare senza pericolo, non su sentieri di montagna, ma sui marciapiedi cittadini. Salire e scendere dal tram è poi un’impresa. Impossibile non arrivare con le gambe a pezzi alla fine della giornata: il peso da trascinare e sollevare ad ogni passo non è indifferente. Il pericolo viene sì dall’altezza, ma a questo si somma anche, nelle forme estive a sandalo, la precarietà dell’allacciatura.
Sicuramente per le amanti delle zeppe il consiglio è di non esagerare cedendo a forme al limite dell’indossabile, ma soprattutto occorre accostarle a degli abiti che possano ben sposarsi con queste particolari calzature.
Si indossano preferibilmente con pantaloni capri, gonne lunghe e ampie, abiti godet, ispirati agli anni Quaranta e Cinquanta, periodo in cui nascono appunto innovative calzature. Risalgono a proprio a quegli anni le meravigliose creazioni di Salvatore Ferragamo, esposte attualmente nel museo omonimo, che negli anni Cinquanta realizzò calzature indimenticabili per tantissime dive, tra cui una romantica Audrey Hepburn in Vacanze Romane.