Il revival del nobile cammeo
Cammei ovvero pietre, spesso a strati multicolori, incise ad arte per ottenere una figura in rilievo.
Di questi preziosi manufatti, da sempre culto di una raffinata élite di estimatori della bellezza classica, parliamo noi oggi, rilevando come soprattutto in Giappone essi siano più che mai oggetto di un’autentica passione nazionale.
E mentre nel Paese del Sol Levante precipitano a picco i consumi dei beni di lusso, ad eccezione di quelli “griffati” e di gamma elevata, si configurano in controtendenza alcune nicchie particolari, come i cammei appunto, che del carattere nipponico incarnano propriamente il buon gusto, l’eleganza discreta, la grazia.
“Lì vendiamo cammei che fabbrichiamo esclusivamente per il mercato giapponese – ci spiega un operatore di Torre del Greco, che da oltre un secolo realizza monili in tali forme . E che aggiunge: “A dire il vero, negli ultimi anni abbiamo avvertito una flessione, perché si è sviluppata una produzione locale, ma a differenza delle aziende nipponiche, i nostri gioielli sono fabbricati a mano e dominano ancora la fascia alta”.
Buone, dunque, le prospettive per gli operatori italiani, che proprio a Torre del Greco nel Napoletano conservano una storica “roccaforte”. Infatti, in quella ridente città dell’area vesuviana che da sempre rappresenta per il corallo ciò che Anversa è per il diamante, ancora oggi si producono manualmente con perizia artigianale cammei di assoluto valore e pregio figurativo, esportati in tutto il pianeta per essere indossati anche dalle personalità più illustri ed esibiti in importanti musei e collezioni private, come si addice ad oggetti che ben simboleggiano l’aristocrazia della sensibilità artistica ed estetica.
Si pensi, ad esempio, ai sontuosi monili, autentici capolavori del mondo classico greco-romano, riportati alla luce dagli scavi archeologici o, per citare le creazioni più recenti, ai cammei in corallo realizzati dallo scultore torrese Carlo Parlati, e si avrà così un’idea perfetta del livello poetico a cui il talento umano e la bellezza prorompente della natura possono elevare un mero “pezzo materico”.
Amatissimi dalla corte borbonica e dalla nobiltà in genere di ogni tempo, rinnovati e aggiornati negli stili e design ma sempre fedeli a se stessi ed alla loro funzione ornamentale squisita, i cammei stanno riscuotendo attualmente un notevole successo di vendita nei Paesi della Mitteleuropa, soprattutto sui mercati tedesco ed olandese, dove figurano tra i più ricercati status-symbol nella fascia medio-alta di acquisto e parimenti attirano l’interesse del pubblico giovane con i loro richiami cromatici e suggestioni immaginifiche.
Anche in Italia, comunque, i cammei si stanno timidamente ma progressivamente accreditando come moda in gioielleria, sull’onda delle fantasiose tendenze estetiche imperanti che già hanno decretato il meritato ritorno in auge delle gemme multicolori e delle perle nella loro più ampia tipologia, consentendo così finalmente all’arte ed alla tecnica del comparto di esprimersi con tutta la straordinaria ricchezza e potenzialità dei materiali disponibili.