FATEX: Il salone mondiale del Fashion sourcing
FATEX, The Fashion sourcing trade fair è il salone del subappalto mondiale di moda e dell’accessorio che si svolge a Parigi Porta Versailles: è una miniera di know-how nel campo del tessile e abbigliamento, accessori moda e complementi d’arredo. Espongono sub-appaltatori, co-fornitori, assemblatori, decoratori, ricamatori, magliaie. I materiali e le tecnologie che possono trovarsi sono: bottoni, spalline , etichette, ecc: CAD, CAMM, patterning, sistemi di taglio. Gli espositori provengono principalmente dall’ ASIA: Cina, Bangladesh, India, Thailandia, Vietnam, Indonesia, Pakistan, Haiti, Hong Kong, ma anche Belgi e Francesi ecc.
Molto soddisfatti gli organizzatori per questa edizione 30 giugno-3 luglio 2012, che ha attirato committenti di catene specializzate, marchi/ditte, grandi magazzini, vendita a distanza, iper e supermercati e marchi di prêt-à-porter, venuti per il 54% per passare ordini e per il 14% per campionare. Il 28% dei visitatori era presente al Fatex alla ricerca di nuovi partner. Se il volume di affari è stato per tutti interessante, lo stand del Bangladesh ha lasciato intendere di aver generato da solo, oltre 8 milioni di euro di contratti. Ciò nonostante la crisi ha lasciato il suo segno, di fatto FATEX ha registrato un calo di frequentazione globale del 19% per questa edizione. I committenti francesi, in particolare, sono stati meno presenti, certamente a causa del calo generale del consumo di tessile/abbigliamento di questi ultimi mesi. Le presenze internazionali non sono state uniformi, con aumenti significativi per il Belgio (+16%), l’Italia (+8%) e la Gran Bretagna (+6%) mentre la Spagna e la Germania sono state in calo rispetto alla scorsa sessione.
Per quanto riguarda le offerte degli espositori si possono sintetizzare come segue.
Gli espositori Cinesi inseriscono sempre più nelle loro collezioni elementi di forme, colori e tessuti derivati dalle tendenze più globali. Alcuni iniziano ad offrire proposte interessanti come disegni esclusivi, finiture sorprendenti (ecopelle perforata, pizzo di seta, pelliccia ecologica colorata e trattata con creatività…) o nuovi materiali per gli accessori.
I rappresentanti indiani mantengono la leadership su top e scialli di cotone e seta e naturalmente sui ricami, sempre molto apprezzati dai committenti, ma sanno anche mostrarsi intraprendenti nell’universo del denim ad esempio.
Il Bangladesh, ha saputo giocare le sue carte vincenti presentando un’offerta casa corposa.
Da notare una presenza di Hong Konk , francese e belga, ma a fabbricazione esterna, con proposte molto specializzate su calzature e abbigliamento infantile e soprattutto Montagut Industries, il famoso marchio francese oggi ben noto in Cina, che ha messo in risalto il suo sofisticato savoirfaire nella lavorazione a maglia.