In Breve
I vincitori degli Ermenegildo Zegna Wool Awards 2010
Le nuove cariche alla Camera della Moda e il futuro calendario Milano Moda Donna
I vincitori degli Ermenegildo Zegna Wool Awards 2010
Nell’anno che celebra il Centenario di Ermenegildo Zegna, il premio Vellus Auruem per la migliore lana superfine al mondo è stato vinto dall’allevamento Windradeen di New South Wales, Australia – che ha stabilito un nuovo record di finezza.
Gli allevatori Ed e Jill Hundy hanno vinto il trofeo di quest’anno grazie a un vello di incredibile morbidezza e fibre del diametro di 10,0 micron, stabilendo un nuovo record mondiale di finezza nel campo delle lana con un punteggio record di 93,1. I velli, che possono ottenere un massimo di 100 punti, sono valutati in base a criteri di finezza, peso, stile, forza e uniformità.
L’Ermenegildo Zegna Vellus Aureum International Trophy, istituito nel 2003, premia il migliore dei velli in concorso, che devono misurare meno di 14,0 micron, e avere esclusive caratteristiche di morbidezza e finezza.
In occasione della 57esima edizione degli Ermenegildo Zegna Wool Awards, che si sono svolti a Melbourne, Australia, Paolo Zegna, Presidente del Gruppo Ermenegildo Zegna, ha consegnato i premi presso il Grand Hyatt Hotel alla presenza di tutti gli allevatori vincenti dell’Australasia.
Gli Ermenegildo Zegna Wool Awards sono organizzati in associazione con la Australian Superfine Wool Growers Association. Possono partecipare al trofeo soltanto le lane provenienti da pecore non sottoposte a mulesing cioè a trattamenti violenti per l’animale e non isolate in recinti individuali. Tutti i velli in concorso vengono acquistati dal Gruppo Zegna e cominciano il lungo viaggio che li porterà alla creazione dell’abbigliamento e degli accessori maschili più pregiati al mondo, prodotti con i marchi del Gruppo Ermenegildo Zegna.
Le nuove cariche alla Camera della Moda e il futuro calendario Milano Moda Donna
Lo scorso 8 aprile ha visto il Consiglio Direttivo della Camera della Moda impegnato in decisive riunioni circa il futuro del sistema moda italiano. All’ordine del giorno, le candidature per il nuovo Consiglio, che verrà votato in Assemblea il prossimo 15 aprile, e le approvazioni sul prossimo calendario Milano Moda Donna dal 22 al 28 settembre.
Alla riunione del direttivo c’è stata grande soddisfazione per le numerose presenze di associati e per l’alto livello dei nomi che rappresentano il meglio della moda italiana. In quella sede sono stati presentati ben 30 nomi come possibili candidati a formare il nuovo Consiglio Direttivo. Da sottolineare il fatto che i membri del Consiglio uscente si sono ricandidati e 13 importanti nominativi si sono aggiunti, segno di un grande senso di appartenenza e condivisione da parte degli associati del ruolo e del valore della Camera.
Per quanto attiene alla Presidenza, il Comitato dei Saggi composto da Giovanna Gentile Ferragamo, Giorgio Guidotti e Vittorio Missoni ha riferito l’esito delle consultazioni che confermerebbero per il quarto mandato consecutivo il Cavalier Mario Boselli. Per la elezione effettiva alla Presidenza bisognerà comunque aspettare fino a giovedì.
Per quanto riguarda il prossimo calendario delle sfilate è stata rilevata una forte intesa da parte del Consiglio Direttivo che ha approvato con grande soddisfazione il programma deciso nella mattinata con il coinvolgimento di tutti gli stilisti e le case di moda associate.
La durata della manifestazione sarà di 7 giorni, dal 22 al 28 settembre, con 6 giornate forti aperte e chiuse da grandi nomi del pret-à-porter. Gli stilisti emergenti pare non saranno più rilegati a giornate più deboli, ma inseriti tra i grandi nomi, a loro volta ripartiti in modo più equilibrato lungo tutto il calendario in modo da ottenere un lavoro razionale e meno stressante per tutti. Alcune indiscrezioni fanno i nomi di Prada e Fendi per l’opening e Armani per il finale.
Qualche voce anche riguardo a possibili location alternative alla fiera: fra le possibilità piazza Duomo e il Castello Sforzesco, ma non sono escluse opzioni come la Scuola Militare Teulié in corso Italia e Palazzo Clerici.
Ciò che comunque vuole essere garantita è una posizione più centrale, per riuscire a coinvolgere nel rilancio della fashion week milanese l’intera città, sul modello di quanto già succede per il Salone del Mobile. A tale proposito anche il sindaco Letizia Moratti, ha dato il via a una serie di incontri con gli operatori del settore, con l’obiettivo di organizzare un altro calendario, quello degli appuntamenti fuori-passerelle, per rendere maggiormente partecipe la capitale meneghina.
A proposito del calendario Giorgio Armani ha detto: “Sono lieto che il mio appello alla responsabilità sia stato accolto e non credo fossi l’unico ad auspicarlo: era giunto il momento di riconsiderare seriamente la questione del Calendario della moda, perché intorno ad esso ruota un intero sistema industriale che deve riprendere coscienza di sé, riaffermando la propria forza e il proprio valore. L’accordo dei maggiori stilisti, a tutela anche di quelli emergenti, raggiunto con la mediazione della Camera della Moda, dimostra che se vogliamo, noi italiani, siamo perfettamente in grado di imporre senza timori la nostra volontà per valorizzare ciò che il mondo riconosce essere un ricco e inimitabile patrimonio creativo“.
Patrizio Bertelli di Prada ha dichiarato: “La settimana della Moda milanese è un momento di fondamentale importanza per la nostra attività ed è quindi indispensabile che le venga riconosciuto, anche in futuro, il ruolo trainante a livello internazionale che ha sempre avuto e che deve continuare ad avere. Quello di oggi è un passo significativo, che va nella direzione giusta: sottolinea infatti un senso di appartenenza che recenti polemiche avevano fatto temere fosse stato dimenticato. Però penso anche che si possa fare di più: il futuro del calendario delle sfilate milanesi va affrontato anche a difesa del made in Italy e del patrimonio creativo di tutta la filiera della moda“.