Intervista a Mario Boselli, presidente della Camera Nazionale della Moda
Il Made in Italy e la concorrenza. “La Camera della Moda -dice- è fondamentale a livello commerciale. Sigliamo accordi. Pensi all’accordo con Parigi, anche in difesa della produzione europea rispetto alla concorrenza dei mercati orientali. E per noi oggi conta più Bruxelles che non Roma. La Camera rappresenta la moda in Italia e all’estero”.
E riguardo all’eleganza? “L’eleganza è la coerenza tra dentro e fuori”. Ma dove sta andando la moda? ” C’è un ritorno allo stile, alla donna di classe”. No alle tendenze trash: contrastano il buon gustoPoco prima che inizi la sfilata di Lorenzo Riva, tra videocamere, fotografi, luci alla ribalta, aspettando che cominci lo show, il presidente della Camera Nazionale della Moda, Mario Boselli, mi concede l’intervista. Ma tutti lo salutano. E’ praticamente impossibile iniziare il discorso, siamo continuamente interrotti. Poi ci sediamo. Qualche giornalista lo chiama. Alla fine iniziamo.
Allora è contento di quello che ha detto il ministro, che parlerà in finanziaria del made in Italy?
“Sono commosso per l’attenzione. Ha assistito anche a due nostre sfilate. Ora vediamo in concreto”
Quante sfilate vede ogni anno?
“Per ogni stagione oltre 70 sfilate”
La Camera nazionale della Moda è fondamentale perché il made in Italy sia conosciuto nel mondo. Organizzando eventi come questi? Concentrare sfilate e presentazioni in una settimana, è l’unico modo per far parlare della moda italiana?
“E’ certamente importante il lavoro che stiamo facendo. 241 presentazioni, per 95 sfilate e quasi duemila i giornalisti accreditati da tutto il mondo. In questo modo si parla di made in Italy e delle collezioni”.
E per quel che riguarda gli aspetti commerciali, difesa del made in Italy?
“Il nostro organo è fondamentale a livello commerciale. Sigliamo accordi. Pensi all’accordo con Parigi, anche in difesa della produzione europea rispetto alla concorrenza dei mercati orientali. E per noi oggi conta più Bruxelles che non Roma. La Camera rappresenta la moda in Italia e all’estero”.
Lei e la moda siete quasi la stessa cosa. Ha come si dice l’occhio clinico. Cos’è oggi l’eleganza? E’ essere di moda?
“L’eleganza presuppone due cose. L’occasione: cioè dipende se andiamo a un cocktail o a lavorare in ufficio. Quindi mi vesto a seconda delle occasioni. Ma è anche un saper interpretare chi si è dentro. Mi spiego meglio. Sono elegante quando sono in armonia con la mia interiorità. Il problema dell’eleganza è collegato allo star bene, alla coerenza fra dentro e fuori. Lo stesso abito può rendere elegante una persona e non un’altra”.
Le nuove tendenze è vero che sono trash?
“Non amo questo tipo di tendenza, spesso malinterpretano il presente. Preferisco una moda che fa dello stile un must”
La moda francese?
“E’ orientata al lusso”
E la moda italiana?
“E’ il bello e ben fatto. La risposta giusta al mercato attuale. La moda italiana è coerente con i tempi”
La moda americana?
“E’ il free wear, l’active wear”.
Mario Boselli, presidente della Camera della Moda, sta sempre in difesa del made in Italy e gli addetti al settore non possono che ringraziare.