Inverno prossimo: istruzioni per l’uso
Smaltito lo stress post-rientro (e quello da vacanza) è il momento di porre mano al guardaroba e introdurre le tendenze della nuova stagione.
A dispetto dei climi tutt’altro che freddi in corso, l’inverno si avvicina a grandi passi: finalmente dalle passerelle ai negozi, ecco il fashion AI 05-06.
Settembre.
Ritorno dalle vacanze, stress da rientro, lenta ripresa delle abitudini di città.
Come se questo non bastasse, è anche il momento di pensare al nuovo guardaroba.
Finalmente si può indossare quello che per tutta l’estate abbiamo visto sulle copertine dei giornali e interpretare – a modo nostro – le tendenze inverno 05-06.
Per non apparire la copia umanizzata di un manichino, la ricetta non cambia nel corso del tempo: assaggiare le diverse proposte divertendosi a non finire e poi, con rigore asburgico, fare proprio solo quanto ci è realmente congeniale.
I massimi pericoli? Commessi poco professionali, amiche perfide e forme sottili di narcisismo che ogni essere umano, alla fine, possiede.
Cominciando dai colori, il nero che per qualche stagione era stato leggermente messo in disparte, ora primeggia di bel nuovo, insieme al colore-cugino, il blu. Via libera dunque -con un sospiro di sollievo- al recupero di entrambi, facili, belli, portabili universalmente assumendo all’istante un nonsochè di chic.
Per ora il minimalismo è ancora lontano, quindi divieto, leggasi divieto, di mettere anche solo la punta del naso fuori di casa senza indossare almeno un pezzetto di pelliccia: un guanto, uno stivale, una borsa, un cappello”¦almeno un manicotto!! Non è certo questa la stagione dell’ecologicamente corretto, quindi se ci fossero scrupoli in tal senso questi vengano immediatamente rimossi, grazie.
Spopolano le stampe fiorate, le rose tea sono le preferite anche come tema per nappe e ponpon, dureranno poco per l’alto tasso di zuccherosità ma per la stagione è lecito osare. Le temerarie possono affrontare i merletti e i toni pastello del XVIII secolo, ma sono rischiosi: in passerella, calibrati nei fitting e moderati da trucco e chioma sono adorabili, visti per strada l’effetto bonbon è molto, molto probabile.
Aprite gli armadi e recuperate, recuperate, recuperate. Dai cappotti anni 50 alle giacchine corte e le forme trapezioidali anni 60 alle stampe paisley anni 70, accentuando, nei colori e nei tagli, tutto ciò che fa Russia: adesso, sono le terre del momento.
Se proprio l’esotismo non è nelle corde, lecitissimo ricorrere anche all’opposto, assumendo un’aria ostentatamente, spudoratamente bon ton. Linee perbenissimo ed educate, maglioncini pastello, fili di perle, collettini di sangallo ricamati, gonne a pieghe e a ruota, non risparmiate sui particolari.
Che vi ci sentiate oppure no, assumete, magari con criterio, un’aria da diva; oltre che fare molto bene all’autostima, la moda ve ne ringrazierà: una buona dose di fascino è richiesta, e l’occhialone scuro avvolgente ottiene sempre il suo risultato, Jacqueline Bouvier docet.
Merito o colpa di alcune pellicole di successo della scorsa stagione, il fascino dell’aviazione resta indiscusso, e gli stilisti non hanno fatto eccezione: il physique du rôle è auspicabile, prima di indossare un lungo cappotto attillato con alamari e nappe, sarebbe opportuno assicurarsi di poterselo permettere”¦