Io non mi tingo
La giornalista newyorchese Anne Kreamer ha festeggiato il suo cinquantesimo compleanno facendosi un regalo davvero insolito. Stanca di vivere nell’illusione di poter fermare il tempo ad un impeccabile nero corvino, Anne ha deciso di non tingersi più i capelli, sfidando apertamente gli imperativi della moda. Libera di tornare ad essere se stessa, Anne ha trasformato così il suo caschetto argento in un manifesto di autenticità e stile a dir poco contagioso.
A un passo dal compiere cinquant’ anni, la giornalista newyorchese Anne Kreamer ha fatto una scoperta che ha cambiato la sua immagine per sempre. Tutto è iniziato con uno sguardo distratto ad una foto che la ritraeva in mezzo alla figlia adolescente e ad un’anziana amica indiana. Attratta dal biondo luminoso dei capelli dell’una e dal grigio rassicurante dell’altra, Anne ha stentato a riconoscersi nel suo nero corvino fresco di parrucchiere: un colore che, invece di ringiovanirla, le dava un’aria finta, scontata, innaturale. Incassato il colpo con eleganza, Anne ha deciso quello stesso giorno di non tingersi mai più, di voltare pagina e abbracciare un nuovo stile all’insegna dell’autenticità.
“Facile a dirsi, difficile a farsi” – direte voi. Non si passa dal nero al grigio in un batter di ciglia! Come ha fatto Anne a sopravvivere indenne all’odiata ricrescita? Dove ha trovato il coraggio di uscire di casa senza cappello? Non si è sentita improvvisamente vecchia? La verità è che persino Anne ha avuto più di un momento di esitazione.
Da ben 25 anni, infatti, l’appuntamento dal parrucchiere per la tinta cadeva nella sua agenda con una puntualità sacrale. Senza contare che nessuna delle sue amiche aveva i capelli bianchi e molte di loro inorridivano alla semplice idea di vederla “lasciarsi andare in quel modo”.
Anne poi è sempre stata una donna di grandi responsabilità professionali oltre ad essere moglie e madre di famiglia. Era inevitabile che si chiedesse come avrebbero reagito gli altri al suo cambiamento. Suo marito, soprattutto, avrebbe continuato a trovarla attraente? L’avrebbe amata anche se grigia? Anne sapeva che c’era un unico modo per trovare risposta a queste domande: mettersi in gioco. Era pronta a sfidare non soltanto se stessa, ma anche i dettami della moda. Pronta ad infrangere le regole di una società che garantiva alle donne ogni tipo di libertà tranne quella di invecchiare apertamente sotto gli occhi degli altri.
Da questa esperienza è nato un libro, Io non mi tingo (Cairo Publishing, 2007), che ha trasformato il suo caschetto bianco in un manifesto accattivante di stile e semplicità; in una dichiarazione di autostima e in un atto di coraggiosa accettazione di sé.
In fondo, Anne ha ragione. Perché mai ci ostiniamo a vedere nel tempo un nostro nemico, quando potrebbe essere un alleato? Tanto più che – sempre a detta di Anne – gli uomini sembrano trovare irresistibili le donne che sanno giocare con la propria età. Giovinezza non è forse sinonimo di vitalità, ironia e naturalezza? L’anagrafe non conta. E’ soltanto un numero tra tanti.
Per Anne smetterla di tingersi è stato un’affermazione di sè, una liberazione, un passo di crescita interiore.
Con il tono di una confidenza fatta aspettando il proprio turno dal parrucchiere, Anne ci dice che anche noi possiamo avere una scelta. Ci sussurra che – se davvero lo vogliamo -i nostri capelli non saranno mai banalmente bianchi o grigi, ma color dell’argento.