“Io sono”, la rivoluzione femminista secondo Kristina Ti
Parlare di femminismo quarant’anni dopo quella rivoluzione che, al grido di “io sono mia”, portò le donne all’emancipazione potrebbe risultare anacronistico. E’ per questo che Cristina Tradito sceglie di dare nuova vita a quella rabbia femminista che ormai sembra essersi assopita. E’ così che nasce “io sono”, il manifesto di una donna moderna sicura di sé e di ciò che vuole, una donna che non ha paura di sfidare l’uomo, senza però volerlo dominare.
Questa rivoluzione parte dal bianco, una tela nuova, perché ogni nuovo inizio comincia da una pagina ancora da scrivere. La donna Kristina Ti è eterea ma sensuale, delicata ma forte; il candore degli abiti è acceso dalle luminescenze degli accessori. I tessuti ondeggiano, si muovono sinuosi accarezzando le curve del corpo, sono arricchiti da lavorazioni a rilievo, baveri voluminosi e bande rigide a coprire le trasparenze.
La contraddizione che da sempre alberga nell’animo femminile si declina nei toni del nero, in netta opposizione al candore e alla leggerezza, ad esprimere la forza e la sensualità di una donna che non ha paura di combattere. Non a caso, il must have della collezione diventa il pantalone da uomo: in canapa sfrangiata o chiffon laserato, ricamato a strisce o in cotone jacquard.
Ampio spazio è lasciato ai colori: cipria, pesca, corallo, giallo limone e verde menta, con accenti oro, argento e fluo. Le linee sono sempre morbide, i tagli essenziali, la sensualità mai esasperata – come nella tuta in maglia tricottata che lascia scoperta la schiena.
La donna Kristina Ti è fiera della sua identità e si presenta al mondo gridando “io sono”.