Ispirazione anni venti per Cucinelli
Cucinelli, showroom di Via Montebello, presentazione della collezione A/I 2012-13.
Per un profano la prima impressione è quella di vedere un capo già visto anni prima, e che potresti vedere anche anni dopo. Ma è questo quello che piace e risulta vincente: la coerenza di stile che rende in pieno la positività del prodotto e del marchio. Cucinelli fa un prodotto che ha creato uno stile: un total look che ha chiamato rustico chic, un’espressione oramai diffusa che identifica il prodotto Cucinelli e un certo modo di vestire. Forse è per questo che ogni nuova collezione appare in continuità con la precedente, ma segna un passo in avanti portatore di novità.
Quali elementi sottolineare?
C’è grande ricerca di stile per evidenziare ogni piccola parte di ogni singolo capo. In questo modo ogni capo potrebbe essere visto in modo diverso da chi lo osserva: una volta si nota il colletto rotondo piccolo arricchito da paillettes; in un altro momento noti la particolarità dello chiffon iper- romantico; una terza volta osservi e tocchi la semplicità minimalista del materiale principale di base e finalmente vedi l’insieme.
In evidenza il gioco delle sovrapposizioni. Stratificare, comporre, scomporre, ricomporre, perché la collezione è supertrasformista. Ogni pezzo è definito, concluso, bello in sé, portabile “da solo”; ma allo stesso tempo è camaleontico, può essere uno strato di un insieme composto da più strati, si adatta ad altro senza perdere la sua personalità. Allora aggiungiamo un’altra caratteristica di questo prodotto: la portabilità.
E’una collezione più femminile del solito: al rustico chic di sempre sono aggiunti tanti tocchi di femminilità riscontrabili nelle suggestioni un po’ retrò degli anni venti; ottenute ad esempio con il marabù che completa come fosse una frangia le manichine; ma il marabù, dettaglio chic, arricchisce una “rustica” felpa, abbinata ad un abito iperfemminile in raso di seta. Ancora marabù sui bijoux e questi diventano un colletto. Una gonna con le frange in pieno stile charleston è abbianabile a una giovanile t-shirt e a rusticissimi anfibi.
Notiamo ancora la forte presenza della pelliccia, anche lavorata a tricot: capo intero o semplicemente come decorazioni di altri capi, o ancora “fodera” di capo di maglieria. Le pellicce vanno dal montone tradizionale, all’agnellino del Chekiang, al marabù, alla pelliccia cashmere, soffice al tatto, caldissima e leggera facile da portare. Ci è sembrato ridondante l’uso di due tipi di pelo su uno stesso capo.
Un accenno agli accessori che chiudono il total look Cucinelli: guanti, sciarpe e bijoux; segnaliamo i colletti, anche piccoli e con pailette per completare spiritosamente una mise. Le borse sono realizzate in nappa doppiata in flanella, cavallino ed anche in pitone. Le scarpe rappresentano il pezzo di rottura, quel rustico che accompagna un capo chic, anfibi, motorbike, sneakers, scrape dal tacco largo ma, anche le più modaiole zeppe.
I colori sono tonalità di marroni, di grigi, i rossi sono ferrosi, virano al rame e al ruggine.