Kenzo uno stile (de)scritto sulla seta
Quest’anno Kenzo compie quarant’anni. La maison francese del gruppo LVMH celebra il suo quarantesimo anniversario con un foulard di seta che “cita” il capo d’archivio, ispirandosi a una creazione degli anni “˜80 e scegliendo la stampa floreale. Disponibile nei negozi da maggio 2010 nelle declinazioni blu, crema, rosso e nero, l’accessorio fashion che si impone come pezzo celebrativo e da collezione, contiene una dichiarazione programmatica e d’intenti. Gli attributi di uno stile inconfondibile sono impressi sui lati, le parole tracciate sulla seta descrivono un universo creativo e fantasioso, ricco di colori, leggerezza, joie de vivre, amore per la moda come intreccio multiculturale e fiori dipinti con pennellate leggere, come in un acquerello.
Kenzo Takada è stato uno dei primi interpreti del flower power, amante delle stampe ispirate alla natura scelse lo stile jungle e animalier per la prima boutique aperta in Galerie Vivienne a Parigi, negli anni ’70. Nel ’78 e nel ’79 Kenzo eleggeva a teatro per le sue sfilate il tendone di un circo, lo stilista giapponese appariva al pubblico delle sue collezioni sulla groppa di un elefante. Persino la fragranza più nota della maison, non rinuncia alla citazione floreale, Flower by Kenzo viene lanciata nel 2000. Le donne divengono fiori fra i fiori, nelle creazioni di Kenzo Takada tessuti stampati abbracciano, con un senso dell’armonia assolutamente orientale, la pura semplicità delle forme. Tagli e volumi si ispirano al Giappone per creare abiti, giacche e kimono. In un viaggio eclettico, degno di un artista visionario, cosacche e gitane, regine di altri tempi e suggestioni marocchine, hanno conquistato di volta in volta le passerelle della griffe nel corso degli anni, grazie ai creativi che hanno contribuito al successo della maison, assieme al suo fondatore.
Dal 1999 al 2003 Gilles Rosier disegna tutto l’universo femminile di Kenzo, portando in passerella l’interesse per il colore e per le forme naturali negli abiti, la fluidità dei capi e il calore dell’Africa dove ha vissuto parte della sua infanzia. Nel 2003 entra nello staff creativo lo stilista sardo Antonio Marras, promosso dal 2008 a direttore artistico globale della maison Kenzo. Marras condivide il gusto esotico, il piacere dell’esplorazione e della sperimentazione, racchiusi da sempre nel dna del marchio. Rispecchia in pieno il gusto per la mise en scène. Propone donne contemporanee dal sapore vintage, ninfe poetiche piene di eleganza, ironiche giocatrici fra terre di confine, che rubano dal guardaroba maschile con un senso della malizia assolutamente femminile, unendo la visione rigorosa della moda e dell’abito a pizzi, ruches, damaschi, paillettes e ricami.
La Primavera/Estate 2010 di Kenzo, disegnata da Antonio Marras, ha un sapore etnico, è pensata per donne dalla forte personalità e non convenzionali. Marras immagina il deserto senza poter dimenticare il suo Mediterraneo. Sceglie per gli abiti il bianco, il verde militare, toni di blu e di marrone ma anche il viola, l’arancio e gli azzurri accesi. Chiffon, lamé e lurex, si alternano al lino. Bracciali, cinte, collane ed occhiali da sole, completano il look di una tuareg stylish. Nella collezione successiva, cambia lo scenario e mutano le suggestioni, ma la tematica del viaggio rimane centrale: la “nomade” cede il passo alla “vagabonda” on the road. La donna disegnata per l’Autunno/Inverno 2010/2011 è una nuova “figlia dei fiori”, la passerella accoglie un revival dello stile hippy chic, gonne ampie e lunghe, pellicce oversize e dai colori vivaci. Il patchwork si alterna a stampe floreali delicate, in un omaggio alle origini che non poteva non rivolgersi agli anni ’70.
In attesa delle altre iniziative segretissime che la maison Kenzo ha in programma, per festeggiare un compleanno così importante, rimane impresso il senso di una citazione che non è retrospettiva ma creazione e interpretazione viva di un patrimonio di suggestioni e imperativi categorici di stile (de)scritti sulla seta.