L’ “˜Angelo Barocco’ di R. Capucci a Palazzo Braschi
La mostra “Il Risorgimento a colori: pittori, patrioti e patrioti pittori nella Roma del XIX secolo” dal 19 settembre 2010 al 9 gennaio 2011 presso il Museo di Roma Palazzo Braschi, accoglie l’ “˜Angelo Barocco’. Il sontuoso abito-scultura realizzato nel 1987 dal Maestro Roberto Capucci e personalizzato per l’occasione, spicca fra circa 130 opere di artisti italiani e stranieri: sculture, dipinti e studi grafici provenienti da importanti collezioni private e pubbliche, che illustrano 20 anni di storia della città, descrivendo gli eventi più significativi dalla Repubblica Romana del 1849 fino alla presa di Porta Pia.
La mostra è inserita nel ricco programma di appuntamenti artistici e culturali, d’intrattenimento e celebrativi, previsti dal 18 al 20 settembre 2010 per festeggiare i 140 anni di Roma Capitale. L’inaugurazione del 19 coincide con la riapertura al pubblico del portone monumentale del Museo di Roma che affaccia su Piazza Navona. Il progetto di restauro che ha interessato Palazzo Braschi, consentirà ai visitatori di fruire dal cortile del museo, della meravigliosa prospettiva della fontana dei Quattro Fiumi del Bernini, punto focale e fuga visiva del percorso che affaccia sulla piazza.
Proprio dall’amore che il Maestro Capucci nutre per la sua città, per la folgorante bellezza e la ricchezza del patrimonio artistico romano, è nata l’dea dell'”˜Angelo Barocco’. La creazione in taffetas plissè giallo e lamè oro con elementi ad ali sul dorso, si inserisce nell’ambito del percorso espositivo dedicato al Risorgimento romano, come un omaggio tributato alle splendide architetture della Capitale: nella visione di Roberto Capucci Roma si lega all’iconografia dell’angelo, come elemento raffigurativo fondamentale ed emblematico. L’abito ricorda le sculture alate di Castel Sant’Angelo e di Santa Maria Maggiore, i quattro enormi angeli bianchi e oro nascosti nella loggia superiore del portico della facciata del Fuga.
La leggerezza eterea e il garbo impiegati nella realizzazione dell’opera armonizzano con la forza evocativa e la possenza delle statue di pietra e di bronzo disseminate per la Città Eterna, a fregio e corredo di sfarzose facciate o di ponti monumentali. Roberto Capucci persegue un dialogo aperto con l’arte, fonte costante di ispirazione e di devota ammirazione. L’ “˜Angelo Barocco’, presentato per la prima volta al Museo di Palazzo Venezia di Roma, è stato esposto nel 1994 assieme alle opere di Benozzo Gozzoli e del Perugino, nel 2004 con i capolavori di arte contemporanea del collezionista Giuseppe Panza, nel 2006 assieme alla collezione unica di calchi e oli impressionisti del Museo Puskin di Mosca.
L’abito-scultura del Maestro si inserisce in un importante percorso raffigurativo che accosta i tradizionali schemi accademici a linguaggi innovativi, giocati fra un approccio cronachistico e la logica del racconto epico. L’ “˜Angelo’ adotta una riedizione della coccarda tricolore, elemento liberamente reinterpretato da Capucci in occasione della mostra al Museo di Roma Palazzo Braschi, promossa dal Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione – Sovraintendenza ai Beni Culturali con l’organizzazione e i servizi museali di Zètema Progetto Cultura.
SONO STATA FOLGORATA DA TALE MAGNIFICENZA TANTO DA DIVENTARE TALMENTE PICCOLA FINO A SCOMPARIRE.
SONO SENZA PAROLE
Questo commento lo faremo arrivare al Maestro Capucci