L’eleganza secondo il presidente di Altaroma
L’eleganza non è sinonimo di griffe. Tutte possono essere affascinanti. Basta poco. No alle labbra rifatte. No all’eccesso. Sì alla semplicità. Riconoscersi in uno stilista e poi scegliere un accessorio. Si può essere belle, eleganti spendendo poco. No alle fashion victim, che se non hanno abiti firmati dalla testa ai piedi non sono a loro agio. Una lunga chiacchierata con Stefano Dominella Presidente di Altaroma e della maison Gattinoni
Semplicità, portamento e voce modulata, accessori ben scelti; consapevolezza di se stesse, no all’ abito griffato a tutti i costi per sentirsi bene; misura e discrezione. Ecco alcuni segreti per la donna elegante, secondo il Presidente di Altaroma e di Gattinoni, Stefano Dominella.
Lo abbiamo intervistato durante le manifestazioni di Alta Moda a Roma.
Cosa fare per essere “eleganti”?
“Non gesticolare e non parlare troppo. Il modo in cui ci si siede fa charme: è bene non accavallare le gambe, tenerle accostate, su un lato e non divaricate e con i piedi ben appoggiati a terra. Schiena dritta. Controllare l’atteggiamento della bocca”.
Rifarsi la bocca è eleganza?
“Non sono belle le bocche rifatte: è segno di volgarità”
Perché sono in molte ad aggiustarsele?
“Forse per coprire le rughe o per essere più sensuali, ma il risultato non sempre è elegante”.
La voce?
“Mai urlare. Deve essere modulata. E poi lasciate parlare l’uomo, o la seconda volta non vi inviterà più a cena”.
Il bianco d’inverno?
“Meglio d’estate”.
Essere griffate è sinonimo di charme?
“La griffe aiuta chi ha poca personalità. Consiglio di non essere griffate dalla testa ai piedi. Piuttosto scegliere un solo capo o un accessorio”
E se proprio si cerca qualcosa di firmato?
“Si può scegliere la firma di appartenenza, quella che ti somiglia, in cui ti riconosci”
A chi consiglia Armani?
“A tutte”
Valentino?
“A Uma Thurmann”
Ferré?
“Giulia Roberts”
Dolce e Gabbana?
“Alle migliaia di ragazze che il sabato pomeriggio colorano le strade del centro storico e interpretano la moda di lusso di oggi”
Prada?
“A tutte. Gli abiti Prada riflettono la moda e la portabilità di una collezione di lusso che può vestire tutti”
Gattinoni?
“Alla donna ironica, magra e che vuole apparire”.
Cavalli?
“A quelle signore che “zompettano” da uno yacht all’altro”.
Un completo Chanel, solo per le adulte?
“No. Anche e soprattutto per le giovanissime”.
Le italiane che vede in giro sono eleganti?
“Non è il momento delle italiane. In giro c’è tanto trash”
Colpa della tv italiana, che sveste anziché vestire le donne?
“Senz’altro. E’ quello il veicolo”.
Che ne pensa della donna sempre e comunque griffata?
“E’ una fashion victim di se stessa”
Il maculato è elegante?”Un accessorio, un piccolo oggetto sul total black, direi che potrebbe andare. Tutto maculato no”.
Perché è troppo selvaggio?
“Sì”.
Camicia bianca?
“Sì con un filo di perle. Non di più”.
I foulard?
“Disegnati per le più giovani. A tinta unita, anche degradé per le più grandi”.
Le calze scure?
“Sono molto eleganti su toni grigi, neri e marroni”.
Cosa consiglia a una donna che non può permettersi di spendere e vuole essere elegante?
“Un blaiser di Zara, 80 euro, blu. Se portato bene, con personalità, può somigliare ad una giacca di Yves Saint Laurent”.
Altri consigli?
“Puntare sugli accessori, dalle scarpe alla borsa, alle calze. Se sono azzeccati, abbelliscono. Come un bijoux”.
Quanto costa un abito Gattinoni che ha sfilato ad AltaRoma, ?
“Da 20mila euro in su”
L’abito da sposa che costa di più, disegnato da Guillermo Mariotto, vostro stilista di riferimento?
“100 mila euro”
La moda per i bimbi firmata Gattinoni?
“Scegliamo lo sports wear. I bimbi devono giocare e non sembrare vamp o vip in miniatura”.