L’eleganza discreta di Camillo Bona
Non è da tutti coniugare nella silhouette di un abito il rigore della struttura e la capacità di suggerire portabilità e leggerezza, ci è riuscito Camillo Bona. Tagli improntati a una sartorialità rigorosa, intarsi e giochi bicolore uniti a silhouette contemporaneamente strutturate e fluide, caratterizzano la collezione primavera-estate 2011 dello stilista, che ha portato sulla passerella romana un’Alta Moda sobria ed elegante, ricca di citazioni, che rivisita spunti estetici e attinge suggestioni dalle tele di Velazquez. La donna di Camillo Bona è decisamente chic e bon ton, il corpo è avvolto da stoffe fluttuanti senza che gli abiti indulgano in eccessi stilistici o manierismi barocchi.
La scelta dei tessuti e l’essenzialità della palette cromatica sono complici del dualismo che caratterizza la collezione. Crépe di lana double e lino, seta e rafia vestono il giorno. La sera predilige le sete ed il jersey, non rinunciando ad un uso raffinato della maglia e del lino. Prevalgono nuances neutre come sabbia, corda e marrone, sfilano ovviamente il bianco ed il nero, si aggiungono flash di rosa antico, blu e turchese. Petite robes, tailleurs e completi pantalone sono caratterizzati da geometrie e dettagli sartoriali simmetrici. Di tanto in tanto tubini e giacche sono decorate con ruches e roselline leggere, che si posano sulla vita, sulle maniche, sulle scollature.
Gli abiti lunghi, monocromatici o bicolore, con righe o ricoperti da una delicata stampa floreale, sono creazioni di gradevole levità, caratterizzate da corpini sapientemente lavorati. Gli intarsi in pizzo valencienne che impreziosiscono gli abiti sono decorati con pietre e cristalli, rigorosamente cuciti a mano secondo le antiche tecniche sartoriali. Fra trafori e ricami, l’accessorio diviene elemento centrale. Le collane abbinano perle a nastri di lino e chiffon.
Sono interessanti le maniche ispirate al costume seicentesco spagnolo, che hanno caratterizzato anche l’ultima uscita: la sposa.
L’abito da sposa come l’intera collezione presentata da Camillo Bona in occasione dell’edizione appena conclusasi di AltaRoma, è portavoce di una visone sobria della moda, che va oltre le correnti e le tendenze del momento. La maison si fa interprete di uno stile sartoriale “colto”, raffinato, discreto, elegante.
Gli spunti stilistici tratti dalle tele del Velazquez proseguono un dialogo vivo con il mondo dell’arte, caratterizzato da collezioni già presentate dalla maison, ispirate all’opera pittorica di Caravaggio o alla tecnica pervasa di luce del mosaico bizantino.
Una bella prova per lo stilista italiano, a dimostrazione che anche senza strass e paillettes si può fare Haute Couture.