La donna gioiello di Angelo Marani
“Sexy e glamour” è la definizione che Angelo Marani dà alla donna da lui vestita per la prossima primavera-estate 2010 . Sexy sicuramente, forse troppo, visto che gli abiti sembrano scelti solo per esaltare i sensi e valorizzare l’aspetto fisico con gonne vestiti o shorts davvero corti o alle volte semi trasparenti.
Positiva è l’energia trasmessa dalla sfilata, quella stessa energia della musica rock che si respirava negli anni Ottanta, i più edonisti dello scorso millennio: A quegli anni si ispirano soprattutto le tutine super aderenti in colori sgargianti e i miniabiti in toni elettrici (blu) o fluo (giallo e verde), poco portabili di giorno in città ma per lo meno sprizzanti ottimismo.
La donna di Angelo Marani si sente bella e vuole trasmetterlo scoprendo le gambe con piccoli shorts di denim délavé tempestati di cristalli o micro paillettes, ricoprendosi di gioielli anche sui jeans affusolati e lacerati o sulle felpe lavorate e decorate con borchie dorate.
Non rinuncia agli abiti, purché drappeggiati e in tinte forti (come il blu royal, verde smeraldo, giallo cedro e rosso ciliegia) e nemmeno ai giubbotti, basta che siano in morbida pelle e indossati con smilze minigonne e leggings lucidi o tempestati di paillettes.
Tra i capi più appariscenti della collezione la tuta monospalla, il miniabito bustier in stretch bianco e nero con grafica animalier, gli abiti zebrati e una nuova giacca chiamata da Marani “Cary Grant” per ricordare la raffinata eleganza dell’attore hollywoodiano. La giacca segue una linea morbida, ha revers in raso, è di seta ricoperta da micro paillettes stampate a fiori tropicali.
Nulla deve passare inosservato, ogni dettaglio deve accentuare la forza magnetica della donna e negli accessori vince così l’oro: bracciali grossi o serpentati, lunghe collane voluminose, borchie o tracolle dorate per le borse, svettanti sandali d’oro si arrampicano sulle caviglie. Le modelle poi, forse sempre per non oscurare ciò che indossano, portano tutte i capelli tirati e stretti in un’alta coda di cavallo.
Chiudono la collezione due micro abitini aderenti in tinte optical geometriche bianche e oro, che poco lasciano all’immaginazione visto l’effetto seminudo, proprio per rimarcare ancora sul finire della sfilata l’esagerata esaltazione del corpo femminile, mostrato a tutti i costi.