La filosofia del bianco e del nero di Rooney Mara
Una grande saga letteraria è un successo annunciato. Quando poi viene realizzata la sua trasposizione cinematografica, il suo successo raggiunge l’apice. Se questi adattamenti cinematografici sono un grosso affare per i produttori hollywoodiani, non sono da meno per gli attori scelti per i ruoli principali, che da perfetti sconosciuti diventano l’incarnazione vivente degli eroi e delle eroine di queste avventure.
“Millenium- Uomini che odiano le donne” ha senz’altro portato fortuna a Rooney Mara, che ha ottenuto il ruolo della protagonista, Lisbeth Salander, a discapito di attrici ben più famose di lei. La saga thriller di Stieg Larsson era già stata adattata per il grande schermo in Svezia, paese dello scrittore, ma il suo enorme successo ha convinto i produttori hollywoodiani a realizzare anche una loro versione. “Millenium- Uomini che odiano le donne” è uscito a fine 2011, ma le sorti della saga sono in bilico: l’episodio successivo è stato annunciato, ma la produzione procede a rilento.
Ma qualunque sia il destino della saga, a ventotto anni la Mara è una delle attrici più lanciate di Hollywood: vista di recente nel thriller “Effetti collaterali” di Steven Soderbergh, sarà nel nuovo film di Terrence Malick, ancora senza titolo, e nella commedia “Her” di Spike Jonze, mentre durante l’ultimo Festival di Cannes ha presentato l’indipendente “Ain’t them body saints” di David Lowery.
Se la sua carriera ha avuto una svolta, l’ha avuta anche il suo aspetto: nel 2010, nel film “The Social Network” di David Fincher, si presentava come la tipica ragazza della porta accanto, con lunghi capelli castani e pelle perlacea, e agli eventi mondani indossava romantici abiti color carne di Alberta Ferretti.
Ma la sua trasformazione estrema nell’hacker informatica Lisbeth Salander, che le è valsa una nomination all’Oscar lo scorso anno, ha lasciato il segno: anche se si è tolta gli innumerevoli piercing e non si presenta vestita interamente di pelle nera e borchie, ha mantenuto la sua chioma corvina, raccolta quasi sempre in uno chignon, che accompagna ad un trucco acqua e sapone che mette in risalto il suo pallido incarnato. Il nero è diventato il suo colore preferito, assieme al bianco: indossa quasi esclusivamente questi due colori, spesso abbinati, ma sfoggiando stili sempre differenti. Il brand che preferisce è Givenchy, di cui sfoggia soprattutto lunghi abiti da sera bianchi da angelo che sorprendono per le trasparenze, le scollature sulla schiena o i tagli sui fianchi. Da questa eleganza estremamente moderna la Mara riesce a passare ad un’eleganza di un altro tipo, caratterizzata da una regalità intrisa di storicismo, come dimostra il candido abito al ginocchio di Alexander McQueen, dal sapore ottocentesco con ricche decorazioni sulle spalle e sulla gonna, che ha sfoggiato quest’anno. Ma lo stile di questa attrice americana tocca anche fronti completamente opposti, come il mascolino: quest’anno, al Festival di Berlino ha dimostrato di essere in grado di portare un completo maschile di Balenciaga composto da pantaloni di gessato e maglia a maniche corte bianca e nera, contemporanea reinterpretazione degli anni Trenta. Al Festival di Cannes ha scelto uno stile maggiormente improntato al minimalismo con una tuta bianca e nera di Giambattista Valli. D’altra parte, il minimalismo è un’altra delle vie che percorre nel suo abbigliamento: una delle scelte più particolari che ha fatto lo scorso anno è stato un completo di Miu Miu formato da una gonna svasata nera sopra il ginocchio e da un minuscolo top grigio, che lasciava una parte dell’addome scoperta. Questa giovane attrice però sa anche essere romantica, come ha dimostrato il corto vestito nero di Valentino con maniche corte arricciate ed intricati ricami vegetali, intriso di una certa vena gotica, indossato quest’anno al Festival di Berlino. Non si può concludere senza accennare al tocco vintage, anni Quaranta, del completo composto da un morbido top monospalla bianco e da una gonna nera dritta, lunga fin sotto il ginocchio e con un eccesso di tessuto su un fianco, firmato Christian Dior, che ha indossato al Festival di Cannes di quest’anno. Tuttavia, ogni tanto la Mara indossando qualche colore particolare che colpisce l’occhio e che si adegua a una delle molteplici vie che prende il suo stile: viola melanzana, verde smeraldo o rosso fuoco sono alcuni di questi.
Le vie del bianco e del nero, una delle maggiori tendenze di questa stagione, sono tante, come insegna Rooney Mara. Il suo stile potrebbe sembrare poco coerente, ma non è l’unica celebrità che sceglie raffinati abiti da sera solo per le occasioni veramente importanti, mentre per le altre occasioni predilige un approccio più semplice e casual, sebbene si tratti sempre di abiti di grandi firme. D’altra parte, bisogna pur stare alle complicate regole del gioco del tappeto rosso. Ed inoltre essendo molto giovane, si comprende che ancora non abbia definito il suo stile personale; d’altra parte il suo trasformismo risponde all’immagine che di volta in volta vuole presentare di sè in corrispondenza con l’ultimo personaggio che ha portato sullo schermo. Spesso l’abbigliamento di una star, anche nel quotidiano, è dettato da necessità di immagine più che da scelte stilistiche personali.