La Milano Moda Design è pronta a partire
Un itinerario chilometrico che esce dallo spazio del Salone del Mobile e percorre tutta la città. Tra installazioni, luoghi-design e temporary stores la nuova manifestazione Milano Moda Design, in concomitanza con le iniziative dedicate all’arredo, promette di catalizzare su di sè le attenzioni degli addetti ai lavori e del pubblico.
Sono in corso in queste ore gli ultimi febbrili preparativi prima che si accendano i riflettori sul Salone del Mobile, in corso dal 16 aprile fino a lunedì 21 nel quartiere espositivo Fiera Milano a Rho Pero.
Quest’anno la moda gioca d’anticipo e propone, a partire da oggi, la nuova manifestazione Milano Moda Design, in concomitanza con le iniziative dedicate all’arredo.
Come prevedibile, gli eventi si ripercuotono sull’intera città, pronta a trasformarsi in un unico itinerario di luoghi-design in stretta connessione con la moda.
L’insieme di vernissage e iniziative cittadine creano un calendario fittissimo, dal momento che ciascun protagonista vuole dare il proprio contributo estetico e confermare la presenza in un terreno come quello dell’home design i cui profitti tendono a lievitare.
Da un un appuntamento istituzionale alla Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale dove fino al 4 maggio Peter Greenaway allestisce un clone tecnologico dell’ultima cena di Leonardo, alla mostra su “La commedia del Sacco” allestita da Zanotta alla BaseB di via Lambruschini 36 in Bovisa per i quarant’anni della poltrona Sacco, la scelta è ampia ed eterogenea.
Bottega Veneta presenta in show-room una collezione di arredamento basata sull’hand-made e una retrospettiva in boutique in via Montenapoleone 5 per celebrare il successo della borsa Knot, Fendi propone in fiera una collezione di mobili e accessori per la casa all’insegna del lusso artigianale nei toni dal ghiaccio al nero piombo al rosso corallo.
Agatha Ruiz de la Prada sempre in fiera disegna per Emporium una collezione di complementi d’arredo “Agathology”, le vetrine di Antonio Fusco in via Sant’Andrea 11 espongono le sedute di Flexform, dalla collaborazione tra Dupont e Missoni nasce l’evento in via San Nicolao 4 “Corian® loves Missoni”, nello store di Paul Smith in via Manzoni 30 sono in mostra giochi di trasparenze creati dai vasi in vetro ispirati ai cristalli di Gaia & Gino, mentre allo Spazio Krizia di via Manin 21, sotto la regia di una Mariuccia Mandelli sempre attentissima al mondo dell’arte, sono in mostra le opere di Ingo Maurer, Molo Design e Arcstream.
Nella boutique Sportmax progettata da Vincent Van Duysen di via della Spiga 30 è visibile in anteprima la collezione “EcoBULB” di Simone D’Auria, un’illuminazione subacquea e iper-decorativa in cui la tradizionale silhouette della lampadina si trasforma in un oggetto di design d’avanguardia eco-compatibile.
Via della Spiga è letteralmente costellata di iniziative: al 42 un’inedita serie di lampade “Bourgie” di Kartell animano di rosa fucsia le vetrine della boutique Blumarine, al 30 da Just Cavalli sono allestiti i lavori in silicone del designer Alessandro Ciffo. Al 46 scatole in legno bianco con la visione del design dell’artista Marcela Gomez punteggiano il giardino della boutique Maison Margiela.
Da Moschino in via Sant’Andrea 12 si raccolgono anticipazioni sul design dell’hotel Moschino, da Paul Smith in viale Umbria 95 sono esposti i dipinti-ritratti di Nuala Goodman e da Ferragamo in via Montenapoleone 3 il vincitore Molteni del Red Dot Award Product Design 2008. Al caffè Trussardi di Piazza della Scala 5 riflettori accesi sul dehors in cristallo e sul giardino verticale di Patrick Blanc, mentre Kartell (già presente da Blumarine) si sdoppia, con un allestimento nelle vetrine della boutique di Dsquared2 di via Verri 4 e la reinterpretazione della sedia Ghost per Moschino in via Sant’Andrea 12.
Sull’onda del successo dei temporary store è davvero da non perdere il Veuve Clicquot Living, lounge-boutique all’insegna del luxury gourmet allestita in via Stendhal 35 e inaugurata da un dibattito sul design industriale e la presentazione del Veuve Clicquot Globalight, lampada che all’occasione diventa porta bottiglia isotermico realizzata in un’edizione limitata di 500 esemplari da Karim Rashid, artista anglo-indiano già autore della Clicquot Loveseat.
Tutto quanto rapidamente descritto è solo un accenno a volo di gabbiano limitato alla moda.
Tra tutte le proposte, c’è il serio rischio di perdere senno e sonno.
Il consiglio è quello di elaborare un proprio percorso di marcia e attenersi a quello. Oppure di lasciarsi andare al caso, e alla magia della scoperta fortuita.
In ogni caso, vedete di tornare a casa ogni tanto, o almeno di dare vostre notizie.