La sostenibilità secondo Laura Strambi
Nessuno parlava di sostenibilità. In Italia il tema era assolutamente ignorato quando nel 2012 Laura Strambi porta alla luce il suo Brand.
Oggi, introducendo la presentazione della sua collezione A/I 2021-22, dice: “Non si può distinguere tra moda etica e moda tout court. La moda deve essere etica, portatrice di valori”. Non solo valori estetici, -il Fashion “bello e ben fatto” del Made in italy, la qualità e l’eleganza tipicamente italiane -, ma valori etici. Primo tra tutti il rispetto di ciò che ci è stato dato. Un concetto molto ampio per Laura Strambi che muove dal rispetto per ciò che ci circonda, l’umanità, l’ambiente: la Terra e gli uomini. Si tratta non di una scelta strategica di produzione/vendita allineata con i tempi, ma di una vera e propria filosofia di vita, che diventa stile di vita e lente di osservazione e quindi giudizio di ciò che la circonda.
Per il suo brand questo si traduce nell’attenzione al recupero e alla valorizzazione delle tradizioni sartoriali italiane che permettono il “ben fatto” italiano; nel cercare partner che assumono processi produttivi responsabili; usare fibre naturali e colori naturali per evitare le tinture; prestare grande attenzione alle esigenze dell’ambiente e dei lavoratori.
Sottolinea che ama lavorare con fibre naturali il cotone biologico, lana, cashmere e seta, tutti i materiali preziosi di altissima innovazione tessile, e sceglie quelli che sa essere stati prodotti nel rispetto dell’ambiente e degli animali. Nel solco della sostenibilità utilizza tessuti riciclati e innovativi come la lana riciclata e biodegradabile prodotta dall’azienda Manteco; o il Piñatex ® una pelle realizzata con le fibre di cellulosa delle foglie del banano con il quale ha realizzato, in una tonalità argentea, l’abito che Livia Giuggioli Firth, fondatrice e presidente di Eco Age ha indossato per il Met Gala 2017. Altro tessuto innovativo da lei usato è ECONYL®, nylon rigenerato ottenuto partendo dai rifiuti di nylon che può essere rigenerato, ricreato e rimodellato all’infinito, e non disdegna di usare il poliestere riciclato miscelati con fibre naturali.
Andiamo alla collezione A/I 2021-22 dedicata a una donna sensibile e consapevole delle esigenze etiche che l’epoca richiede, ma che non rinuncia a valori estetici, a un capo speciale, raffinato ed elegante dal design contemporaneo.
Troviamo la lana riciclata nei cappotti dalla linea fluida e taglio maschile in tinta unita o a quadri. Il nylon biodegradabile è utilizzato nei trench, seta naturale e cotone biologica nelle camicie.
Anche i bottoni sono realizzati con materiali innovativi: una speciale carta riciclata per proteggere e rispettare l’ambiente. Nuovi accessori sono realizzati con pelle vegana e legno naturale.
La paletta dei colori si muove nella tonalità panna, vino bordeaux, cammello, azzurro denim, verde menta, sfumature del rosa e del blu marine.