Gli abiti complessi di Chackra e le ispirazioni etniche di Karimova
La collezione Edition Georges Chakra è complessa e in essa lo stilista libanese rispecchia il suo amore per l’ haute-couture. Gli abiti sono, infatti, elaborate costruzioni di drappeggi, intarsi di stoffe a loro volta variamente intrecciate e plissettate, i teli si incrociano e danno vita ai corpini di gonne lunghe. Nastri di seta trattenuti da sottili strisce costruiscono interessanti giacche o corpini per gonne in tinta, beige o grigio perla.
Oltre alle tonalità neutre, la palette dei colori si compone anche delle tinte forti del giallo acido, turchese, viola, silver e gold. I mini dress sono impreziositi, forse troppo, da decorazioni di cristalli. Le creazioni più belle sono gli abiti corti bianchi e neri poco sovraccarichi e i lunghi sfumati color melanzana con il corpino sostenuto da una leggera striscia di cristalli o il collo impreziosito. Meno interessanti le creazioni in tela lucida color silver che ripetono le linee e i tagli di abiti in altri tessuti.
Sotto la griffe Guli Collections, invece, si cela Gulnara Karimova figlia del presidente/dittatore del Uzbekistan, Islom Karimov. Laurea in economia, master a Harvard, dottorato in scienze politiche, laurea in telecomunicazioni, proprietaria di metà del suo Paese, pare abbia deciso di dedicarsi alla moda dopo un corso di design del gioiello al New York Fashion Instituite, ma com designer ha già firmato una collezione Chopard.
Si tratta di un personaggio la fortemente discusso a livello internazionale, ma certamente dalle grandi disponibilità economiche con le quali aprirsi spazio anche nel mondo della moda. Ricordiamo la polemica di fine maggio sulla intervista di “Io Donna” e la lettera che l’assemblea della rivista femminile ha inviato all’Ordine dei Giornalisti di cui riportiamo uno stralcio:
“L’intervista è stata pubblicata, infatti, senza fornire ai lettori le informazioni necessarie a inquadrare un personaggio che è considerato internazionalmente controverso, in particolare dalle organizzazioni che difendono i diritti umani. Tant’è vero che, proprio nei giorni di chiusura di questa intervista su ‘Io donna’, il Corriere della Sera di venerdì 21 maggio ha dato puntualmente conto delle pesanti contestazioni delle quali Gulnara Karimova è stata oggetto al Festival del cinema di Cannes”. Ricordiamo anche che attraverso il marchio Guli il 27 settembre dello scorso anno , in collaborazione con la Camera Nazionale della Moda e il “Forum of Culture and Art of Uzbekistan Foundation” (Fund Forum) la Karimova si è fatta promotrice di una sfilata speciale ispirata alla cultura uzbeca.
La collezione disegnata dalla Karimova, ha il suo fascino. Abiti lunghi, leggeri dal sapore etnico costruita con tessuti e disegni tradizionali uzbechi e sui modello dell’abito ytradizionela come si apprezza nella sovrapposizione del bell’abito plissettato giallo oro ad altre due gonne. Gli abiti corti si alternan0 ai caftani ispirati al lungo cappotto uzbeco. Ma non mancano evidentemente le ispirazioni occidentali negli abiti lunghi di seta.