Le danseuses di Kristina Ti
Quale potesse essere il filo conduttore della collezione a/i 2010/2011 di Cristina Tardito l’avevamo già capito dagli originali inviti alla sfilata: due magnifiche scarpette da danza avvolte da nastri in raso. E in effetti in passerella si respira l’atmosfera del dopo-prove di un balletto classico, tra specchi, sbarre e parquet consumato, sfilano capi dall’aria easy-chic, semplici da indossare ma al tempo stesso graziosi, per una ragazza che vive con entusiasmo la quotidianità.
È da questo mondo, sfizioso e al tempo stesso esigente, che la stilista trae gli spunti per il prossimo inverno. “Sembrano in apparenza inconciliabili, il tema della danza e quello della quotidianità. In realtà, nella collezione gli estremi altro non sono che due componenti imprescindibili dell’essere donna come la determinazione e la grazia”.
Pas de deux per il cappotto, che è come una giacca avvolgente che si indossa rubando al guardaroba di lui il long john in lana tricot. E poi il poncho, lavorato double, con il collo in mongolia per affrontare i rigori invernali.
Come in altre collezioni troviamo l’oggetto del desiderio di stagione: la pelliccia, anche qui in versione 3-D, per sottolinearne il volume, che si trasforma a seconda degli outfit in versione t-shirt o marcel, da sfoggiare in questo caso con pantaloni skinny di pelle o coulotte in jersey stampato.
Sulla passerella di Kristina Ti si alterna un’anima dolce e spensierata, dove il pizzo traforato dei tutù diventa la materia principale di graziosi mini abiti sottili o di leggings dall’effetto couture; e poi una più rigorosa e determinata, con piccole giacche in mohair e cashmere, bluse e soprabiti in materiali tecnici e tessuti lurex dall’effetto metallico.
Messe via le scarpette a punta e il tutù, le ragazze sono pronte per uscire: la sera si illumina con abiti corolla in chiffon, bicolore nelle tonalità delicate del panna o del rosa abbinate al nero. Anche il tutù, l’uniforme del balletto, diventa un abito da sera: riletto in chiave contemporanea è in garza e in pizzo, dove alcuni dettagli, come gli chiffon vaporosi, sottolineano le spalle.
I materiali rispecchiano lo stile della collezione: trame come danza libere per i tessuti a rilievo, lane di gusto maschile e che imitano i punti della maglieria per i cappotti, e ancora lane effetto corteccia o soffici fili bouclè. Jaquard multicolor per cardigan e cappotti-giacche, e poi leggerezze e trasparenze per bluse e abiti, illuminati da micro catene e piccole pietre.
Sorprende il contrasto creato in alcuni capi: il tessuto è decisamente tecnico, dall’effetto quasi metallizzato, accostato però a forme dolci e iperfemminili, come le bluse o i miniabiti, con ruches e balze.
Le nuances sono moderne e precise: dai toni pavone asfalto, sasso, malva, al panna e il rosa, spesso abbinati con il nero.
Grandi assenti sulla scena le maxiborse o le pochette: le danseuses di Kristina Ti sfilano tenendo sotto il braccio cartellette e solo raramente si vede qualche borsa-valigia, in tessuto fantasia. Ai piedi stivali effetto scalda muscoli.