Le “esagerazioni” di Roccobarocco per la P/E 2013
Una collezione sfarzosa, opulenta, “esagerata” quella che Roccobarocco ha presentato sulla passerella di Milano Moda Donna P/E 2013. Di ispirazione orientaleggiante per l’uso ripetuto del Cheongsam (il sensuale abito femminile Manchu) nella versione più tradizionale, molto aderente, con gonna generalmente molto stretta e con spacchi laterali molto profondi; non tralascia il nostro stilista il colletto alto stile coreano e gli alamari o bottoni che chiudono lateralmente lo scollo. Femminilizza in modo estremo il Tang Zhuang, la casacca maschile Manchu che comunque anche le donne cinesi hanno portato e portano ancora. Oltre a ciò tenta di imitarne la sontuosità attraverso la figura del drago ricamato, che ritorna tanto spesso: sul completo di puro taglio orientale e stampa smeraldo sul tessuto oro; sull’abito sottoveste nero, se ne intravede la sagoma rossa sotto la trasparenza di un abito nero; lo troviamo ricamato sulla manica di una “volgare” giacca jeans.
Non contento Rocco Muscariello sostituisce le stampe con laccature anche sul denim; o l’effetto lucido iridescente: il risultato poche volte è felice, i tessuti diventano cangianti, l’insieme si appesantisce, e spesso purtroppo l’effetto è “domopack”. Anche altri tipi di stampe non convincono, a tartaruga su pantaloni stretti, stampe animalier, così come gli intarsi di pizzo.
Eppure le linee sono minimali, la silohuette è una semplice A, pulita, e questo riduce naturalmente l’impatto complicato delle sovrastrutture, ricami, pizzo, dorature e laccature: quei capi dove si legge con facilità la linea sono il meglio riusciti, quelli che da soli avrebbero potuto convincere e sostenere l’intera collezione. Da sottolineare che l’immagine femminile che ne risulta è comunque meno aggressiva e sensuale, ma anche meno chic.
Insomma una collezione dove la semplicità e quindi l’eleganza è poco rappresentata. Incontrerà il favore di clienti convinte che l’eleganza confina con l’appariscenza, convinte di avere una forte personalità, perché osano portare gli abiti di Roccobarocco.