Le farfalle di Gattinoni
La donna Gattinoni rinasce, e si rinnova, ritorna alle origini, all’infanzia o all’ innocenza perduta. Come una farfalla ha abbandonato il bozzolo e si riscopre nuova, semplice, ingenua. Cammina per la passerella come ammirando lo spazio intorno a se, e porta abiti canditi.
Cinque diverse versioni di un abito corto che Guillermo Mariotto definisce t-shirt couture probabilmente perché lunghi poco più di una camicia, ma è più corretto definirli miniabiti perché si indossano come capo unico. Immaginiamoli un po’ più lunghi e sono perfetti da portare con disinvoltura in occasioni preziose. Varie tonalità bianco, avorio, platino, argento e oro. Semplicissimi nella loro linea dritta, vita non segnata, sono arricchiti da ricami in oro, il planetarium, o da un getto di polvere d’oro, da borchie in plexiglass, da fiori e farfalle di garza applicate, intarsi di organza o di macramè, traforati; accessoriati da calze bianche con ricami e da colli a gorgiera minuti tanto da non disturbare l’equilibrio e la semplicità dell’abito.
Accanto ai miniabiti altri esercizi stilistici di Guillermo Mariotto che si diletta a creare colli a cratere, quasi una stola a coprire le spalle in un abito arricchito da pietre multicolori, e nel soprabito rosa dalla linea scostata trapezoidale da portare su un abito di pizzo rosa. Poi gioca con la stoffa quasi un nastro sovrapposto alla gonna con cui crea la spalla dell’abito verde acqua e lo ferma sotto il seno con un gioello verde.
I pantaloni sono larghi, l’orlo della gonna decisamente corto; anche negli abiti con lunga coda le gambe sono scoperte, come nell’abito bianco con tratti di rosso, ma anche negli abiti da sposa.
Spalle scoperte o scollatura monospalla per gli abiti lunghi.
Varietà di linee per gli abiti; linea accostata che scolpisce il corpo, più scivolata, linea palloncino per un abito impercettibilmente fermato sotto il seno e le maniche ad ala di farfalla, mini abiti dritti con vita non segnata; gonne corte dalla foggia a corolla.
Intarsi di materiali, lamelle quasi scaglie di pesce, giochi di origami, drappeggi costruiscono gli abiti, e rendono sofisticate le lavorazioni.
I tessuti sono shantung e pelli spalmati, organza, taffetà chiffon, lini froissé. Per l’abito lungo che apre la sfilata, con cui Mariotto ha voluto ricordare la tragedia di Haiti, la scelta è andata alla fibra ecologica ricavata dal mais Ingeoâ„¢ che rispetta pienamente l’ambiente e che già la maison Gattinoni ha sperimentato. I
colori: rosa, bianco, lilla, verde salvia, giallo e acqua marina.
Gli accessori da ammirare sono solo i gioielli di Gianni De Benedittis che per la seconda volta disegna i gioielli per accompagnare gli abiti di Guillermo Mariotto. Coralli, perle, minerali grezzi, oro e argento per collane e bracciali; una doppia elica di agate uruguaiane e fili d’oro per riprodurre la struttura molecolare del DN A della modella. Per le spose ha creato ricercate e preziose tiare da portare senza velo.