“Le Giornate della Moda Italiana nel Mondo”

C’è chi lo ha definito un evento “particolarmente importante perché conferma l’impegno di tutte le istituzioni internazionali italiane al fianco di settori produttivi rimarchevoli non solo per il loro peso sociale ed economico ma anche per il rilievo che detengono nell’immaginario collettivo mondiale” Simona Micheli (coordinatrice nazionale CNA Artistico e Tradizionale).
Il 28 gennaio scorso sono state inaugurate dall’on. Antonio Tajani, a Villa Madama, sede di rappresentanza del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale “Le Giornate della Moda Italiana nel Mondo”. Un’occasione per fare sistema ma anche diffondere la cultura italiana all’estero. La presenza del Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri On. Antonio Tajani sottolinea l’impegno delle istituzioni a sostegno del Made in Italy.
«La moda italiana non è solo abbigliamento, accessori o gioielli, ma è un’espressione viva della nostra cultura, della nostra identità e della nostra creatività ….-ha commentato l’Onorevole Tajani-, attraverso le nostre creazioni, raccontiamo al mondo una storia fatta di bellezza, tradizione e innovazione. Questo è anche il segreto del successo del settore».
L’evento ha inoltre sottolineato il protocollo di intesa tra 11 associazioni di categoria, tra cui Camera Nazionale della Moda Italiana, Fondazione Altagamma, Confindustria Moda, Cna e Anfao, con il Maeci-Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale a sostegno del settore moda nazionale. Il protocollo prevede un sostegno del Maeci – attraverso la mobilitazione di ambasciate, rappresentanze permanenti, consolati e istituti italiani di cultura.
«L’impulso che ha voluto dare il ministro Tajani ……., intende generare un network virtuoso internazionale, grazie alla rete diplomatica italiana – dichiara il presidente di Cnmi, Carlo Capasa -. Gli eventi che verranno realizzati in collaborazione con l’organizzazione mondiale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), andranno a beneficio dell’intero comparto, non ultima la lotta alla contraffazione internazionale, coadiuvati anche dalla Guardia di Finanza, corpo da sempre impegnato nella tutela del made in Italy».“Oggi è un buon giorno per la moda italiana – conclude il Presidente Capasa – perché storicamente l’export della produzione dei nostri brand è al centro del business e dunque l’appoggio di MAECI nel mondo è già di per sé network positivo e determinante spinta verso il rilancio”.
Inoltre, sempre nell’ambito della manifestazione si è svolto il primo “Tavolo Moda per l’internazionalizzazione”, che punta a consentire al Maeci e alle principali associazioni di categoria di avviare uno stretto coordinamento tecnico, in un’ottica di Sistema Paese.
Matteo Lunelli, presidente di Altagamma ha dichiarato: «Questo Protocollo con il Maeci potenzia il ruolo del made in Italy d’eccellenza – che vale 144 miliardi di euro e il 7,4% del Pil italiano – nei principali mercati globali, promuovendone i valori unici di creatività, innovazione e qualità manifatturiera. L’80% delle creazioni di alta gamma a livello mondiale è realizzato in Italia ed è fondamentale proteggere questo vantaggio competitivo anche con operazioni di sistema significative come questa».
Per Sergio Tamborini, Presidente di Confindustria Moda «È …. motivo di orgoglio contribuire alla realizzazione di un’iniziativa strategica per il sistema manifatturiero e creativo come Giornate della Moda Italiana nel Mondo. Oggi più che mai è necessario che l’industria della moda guardi oltre i propri confini per innovare e dare impulso alle produzioni di eccellenza, nel segno della sostenibilità e delle nuove tecnologie. Un’attività resa ancora più incisiva da questo progetto istituzionale che coinvolge le maggiori associazioni del settore e sarà in grado di promuovere i marchi e le aziende della filiera italiana rappresentate da Confindustria Moda verso nuove audience internazionali».
All’evento di presentazione delle Giornate della moda italiana nel mondo ha partecipato anche Confindustria Accessori Moda, che ha aderito al Protocollo d’intesa con Maeci, che prevede anche lo sviluppo di progetti di formazione all’estero mirati alla prevenzione e alla lotta alla contraffazione. Giovanna Ceolini – Presidente di Confindustria accessori Moda-, ha dichiarato: “È essenziale promuovere una cultura dell’autenticità, specialmente tra i giovani: le scuole, il dialogo sull’ambiente e il web sono strumenti chiave per sensibilizzare, mentre le associazioni di categoria devono spiegare l’importanza della proprietà intellettuale e dell’innovazione per contrastare la contraffazione».
Durante un confronto tra le Associazioni imprenditoriali del settore moda e il ministro Tajani, il presidente di CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa) Marco Landi, ha evidenziato il valore aggiunto del made in Italy basa sulla qualità delle produzioni e su quanto lo stile di vita italiano goda apprezzamento nel mondo. Si è soffermato, quindi, sul problema della contraffazione, «frutto della globalizzazione sfrenata – ha sottolineato – e di un mondo senza confini commerciali”, contro la quale, oltre ai mezzi tradizionali, “bisogna agire a livello culturale, educando i consumatori e soprattutto i giovani al bello, alla qualità, al rispetto delle regole, di cui beneficiamo tutti».
Arduino Zappaterra, presidente nazionale Cna Orafi, ha sottolineato come «questa iniziativa è davvero molto interessante. Unisce infatti il mondo della moda e quello del gioiello. Si tratta di un connubio naturale. I due settori devono lavorare insieme per trasformare le loro filiere in una sola grande filiera del lusso e della qualità. Anche per facilitare le istituzioni a promuovere il Made in Italy nel mondo».