Le griffe del Festival
Per la sessantunesima edizione del festival della canzone italiana, l’ambito palco dell’Ariston ha visto la partecipazione di numerose e prestigiose griffe della moda italiana ed internazionale. Come ogni anno, splendidi abiti hanno accompagnato le nostre presentatrici serata dopo serata, in un excursus di mondi e stili multiformi.
In occasione della conferenza stampa di apertura, Belen Rodriguez ha indossato un completo firmato Moschino. Il marchio forse più provocatorio della storia della moda italiana, che nelle ultime collezioni continua a celebrare e rendere omaggio al suo eclettico creatore, veste la showgirl argentina con una longette in stile Chanel ed una morbida camicia in seta bianca.
Per l’edizione 2011 del Festival, per la prima volta sul palcoscenico più famoso d’Italia, l’estro e le intuizioni del marchio forse più famoso d’Inghilterra. Una creatività visionaria, una moda rivoluzionaria, che ha inaugurato uno dei movimenti più eccentrici e discussi dell’intera storia del costume, insomma lei, la regina del punk, Vivienne Westwood.
La stilista britannica veste Elisabetta Canalis con quattro creazioni concepite e realizzate su misura per l’ex velina di Striscia, due della collezione Couture, una della linea Red Label e l’ultima invece della Gold Label.
Nonostante l’apparente anomalia dell’associazione Westwood- Sanremo, data la classicità che da sempre accompagna l’evento, ci troviamo di fronte a quattro abiti forzatamente puliti, ma inconfondibili per i particolari. Uno su tutti, l’onnipresente corsetto, simbolo indiscusso dello stile e della moda firmata Vivienne Westwood, che in questo caso esalta magistralmente le forme della nostra presentatrice.
Ci troviamo di fronte a due abiti corti, rispettivamente Couture e Red Label, il primo bordeaux, in paillettes, appena sopra il ginocchio, e il secondo, oro, con un ampio scollo e profondi drappeggi a scoprire le gambe.
Gli altri due outfit risultano notevolmente più semplici, sia per i tessuti utilizzati, sia per i tagli scelti. L’abito corallo, con un generoso scollo a barca ed una coda appena accennata, cattura l’attenzione soprattutto per la struttura del corsetto, sapientemente inserito in un gioco di pieghe e drappeggi. L’ultimo cambio, canonicamente il più formale dei quattro, punta sulla morbidezza della crepe de chine e sul lungo strascico che dona all’insieme un tocco squisitamente da Red carpet.
Oltre ai quattro abiti pensati per la Canalis, il marchio britannico, anche per Sanremo, continua la collaborazione con la giovane promessa della musica italiana Nina Zilli. L’abito indossato dalla cantante fa parte della collezione Red Label primavera/estate 2011. Le ampie ruches che incorniciano la scollatura diventano le principali protagoniste di un abito bianco, in cotone drappeggiato, appena sotto il ginocchio.
Nel complesso, le creazioni provenienti dalla casa di moda più visionaria degli ultimi trent’anni, che ha fatto scuola influenzando alcune delle firme più prestigiose delle passerelle internazionali, risultano impeccabili da un punto di vista sartoriale. Di sicuro l’allure e lo stile che tutti ci aspetteremmo quando si parla di Vivienne Westwood non sono proprio lampanti, ma non dobbiamo dimenticare quanto tali collaborazioni debbano rispondere non solo all’estro del creatore selezionato, ma soprattutto alle esigenze stilistiche dell’evento in questione.