Le linee di Roberto Musso
Voglia di sobrietà ed eleganza, linee semplici che devono colpire per la loro raffinatezza: è questo lo stile proposto da Roberto Musso per la collezione a/i 2010/2011. La scelta stilistica si rispecchia anche sulla palette dei colori utilizzati: pacati ma al tempo stesso raffinati, a partire dal mauve, per sconfinare al lampone, al rosso sangue della ciliegia sfumando in neutri terrosi, tagliati col nero, col bianco burro.
Assolutismo nelle forme, silhouette asciutta: sfila la gonna tubino al ginocchio, costruita a balze in feltro bianco tagliato a vivo, indossata con il top ciliegia in double satin lavato, dal taglio scultura che cinge le braccia e scopre le spalle.
I giochi di pieghe, da sempre fiore all’occhiello della tradizione Roberto Musso, trovano una declinazione morbida, come nella camicia con il piccolo collo a punta che si abbottona sul di dietro da indossare con la gonna stretta sotto al ginocchio. La stessa silhouette, proposta con top senza maniche, nasce con copri spalle in visone blue Silver, foderato in seta rosa e fermato sul davanti da nastri dello stesso tessuto. E ancora in mousseline di seta color del mastice, la camicia tagliata ad arte, con sofisticati polsi plissettati.
Se la camicia è ampia e morbida si abbina invece a pantaloni strettissimi, fascianti.
L’abito è il pezzo forte della nuova stagione. Mostra il suo potere, a seconda del suo stile cambia il portamento. Corto, colorato a contrasto, alterna tessuti diversi. Nero davanti e bianco dietro, rigoroso come un tratto di matita, segna le spalle con piccole ali in seta mauve.
Per la sera resiste il romanticismo. Il tubino nero, costruito con un doppio tessuto di mousseline di seta, racchiude in una rete invisibile una cascata di sette metri di perle, cucite a modi collier, davanti e di dietro.
Piu’ corto, l’abito nero, grafico, preciso, gioca con la luce dei pieni e dei vuoti: scoperte le spalle, le grandi maglie lucide del bijoux in argento spazzolato, incatenano il viso dando un’immagine futurista.
Nella collezione spazio anche a dettagli che suggeriscono un gusto pop-rock come i maxi gilet in kidaregala, chiusi in vita da una cinturina bon ton, che sfilano indossati con pantaloni a sigaretta. Il cappotto dal taglio maschile, in tessuto d’angora doppiato e invecchiato col sale, si porta aperto con il collo in kid foderato in raso fucsia-fluo che spunta con la sua anima ribelle.
Denominatore comune la vita alta, segnata, nel cappottino a girocollo in panno di lana ricamato a punto croce, dal lungo laccio in cuoio marrone. La stessa cintura, in rosso ciliegia, segna la vita nell’abito a tunichetta in mousseline di seta scivolata.
Nude look per le scarpe, dove giochi di lacci intrecciati in suède tabacco, mattone, ciliegia, legano il piede nudo a tacchi altissimi o suole ultra flat. Uno stile iconico, riconoscibile e inconfondibile: riflettori puntati sui nuovi accessori, bijioux over o flash di colore energetico che interpretano la pelliccia.
I macro bijoux, pensati per creare punti luce sugli abiti, per illuminare il viso, sono frutto di lavorazioni artigianali, in argento spazzolato a specchio, completano con gusto le mise in passerella.